
Povertà sanitaria, da domani al 13 febbraio la Giornata di raccolta del farmaco. (Fonte foto: Banco Farmaceutico)
Povertà sanitaria, da domani torna la Giornata di raccolta del farmaco
Torna da domani e fino al 13 febbraio la Giornata di raccolta del farmaco. Servono oltre 1 milione di medicine per circa 400 mila persone in povertà sanitaria
Contro la povertà sanitaria torna domani la Giornata di raccolta del farmaco. Dal 7 al 13 febbraio sarà possibile donare in tutta Italia, in una delle oltre 5500 farmacie aderenti, uno o più medicinali da banco per chi si trova in condizione di povertà sanitaria. Si tratta, stima la Fondazione Banco Farmaceutico, di circa 400 mila persone che non hanno le risorse per curarsi e comprare farmaci da banco. Servono oltre 1 milione di medicine per più di 1800 realtà socio-assistenziali.
La Giornata di raccolta del farmaco
La Giornata di raccolta del farmaco, che si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e col patrocinio dell’Aifa, durerà una settimana. Nelle farmacie aderenti, che espongono la locandina dell’iniziativa (l’elenco è consultabile su www.bancofarmaceutico.org), verrà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco per i bisognosi.
Servono soprattutto analgesici e antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobici intestinali e antisettici.
I farmaci raccolti (lo scorso anno oltre 479 mila confezioni) saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura di almeno 400.000 persone in condizione di povertà sanitaria offrendo gratuitamente cure e medicine.

Donare un farmaco contro la povertà sanitaria
«La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuoterà sulle famiglie povere, sulle stesse realtà assistenziali a cui si rivolgono quando hanno bisogno d’aiuto, ma anche su tante famiglie non povere – ha detto Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus – Donare un farmaco per chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto di gratuità, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza; una speranza di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno, e che riecheggerà forte, sabato 11 febbraio (il giorno più importante della settimana di Raccolta), anche in occasione della Giornata Mondiale del Malato».
«Anche quest’anno le farmacie partecipano attivamente alla Giornata di Raccolta del Farmaco. Un’iniziativa importante per dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno», ha spiegato Marco Cossolo, presidente di Federfarma Nazionale, aggiungendo che «i farmacisti in farmacia sono a contatto con i cittadini e sono consapevoli che, purtroppo, negli ultimi anni si è verificato un aumento del disagio economico e della povertà sanitaria, a causa di situazioni contingenti come l’emergenza pandemica e l’inasprimento della crisi internazionale, con il conseguente aumento del caro-vita».

Povertà sanitaria, meno di 6 euro al mese per i farmaci
Secondo gli ultimi dati diffusi a dicembre dall’Osservatorio sulla povertà sanitaria del Banco Farmaceutico, nel 2022 ci sono 390 mila persone in condizioni di povertà sanitaria, che hanno chiesto aiuto alle realtà convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure. Sono circa il 7% delle persone in povertà assoluta, oltre 5 milioni e mezzo quest’anno, pari al 9,4% della popolazione.
C’è una fetta consistente di spesa farmaceutica che è carico delle famiglie. Una persona indigente può spendere in salute poco meno di 10 euro al mese contro i quasi 67 euro di chi non è povero. Chi è in povertà può spendere in farmaci da banco meno di 6 euro al mese contro i 26 di chi non ha problemi.
Nella spesa sanitaria a carico dei cittadini rientrano infatti per intero i farmaci da banco, che non richiedono prescrizione medica. E dunque analgesici e antipiretici, antinfiammatori orali, preparati per tosse, raffreddore, dolori articolari-muscolari, antisettici e disinfettanti, e altri ancora. Sono a carico anche di chi vive in povertà assoluta che finisce per sperimentare anche la povertà sanitaria, la mancanza di soldi per curarsi. Oggi una persona indigente ha a disposizione un budget per la salute pari a soli 9,9 euro al mese, mentre una persona non povera ha a disposizione sei volte tanto, cioè 66,83 euro mensili. Limitandosi alle risorse per l’acquisto dei farmaci, le persone povere hanno a disposizione solo 5,85 euro, contro i 26 euro degli altri.
