Protezione dei minori online, dall'AGCOM le linee guida sui sistemi di parental control

Protezione dei minori online, dall'AGCOM le linee guida sui sistemi di parental control (foto Pixabay)

Protezione dei minori online, dall’AGCOM le linee guida sui sistemi di parental control

L’AGCOM ha approvato la delibera sui “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”, con particolare riguardo ai sistemi di parental control (SCP), per filtrare i contenuti inappropriati per i minori e bloccare quelli riservati ad un pubblico maggiorenne

L’AGCOM ha approvato la delibera in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”, con l’obiettivo di fornire una risposta alla crescente preoccupazione legata alle pratiche digitali di giovani e giovanissimi. Le Linee Guida, che non si applicano alla clientela di tipo business, prevedono che i fornitori di servizi di accesso ad Internet (ISP, Internet Service Provider), quale che sia la tecnologia utilizzata per l’erogazione del servizio, siano tenuti a predisporre sistemi di parental control (SCP), per filtrare i contenuti inappropriati per i minori e bloccare quelli riservati ad un pubblico di età superiore ai diciotto anni.

L’Autorità – si legge in una nota – fornisce, quindi, un elenco delle principali categorie soggette al filtro dei sistemi di Parental control, tra cui Contenuti per adulti, Gioco d’azzardo/scommesse, Armi, Violenza, Odio e discriminazione, Promozione di pratiche che possono danneggiare la salute alla luce di consolidate conoscenze mediche, Anonymizer, Sette.

Come funziona il sistema di Parental Control

Gli operatori, in primo luogo, dovranno comunicare all’Autorità le categorie utilizzate per i sistemi di Parental control, la cui funzionalità minima deve includere almeno il blocco dei domini e siti web ospitanti contenuti oggetto di filtro.

Inoltre, in base alle Linee guida, i sistemi devono essere inclusi e attivati nelle offerte dedicate ai minori. Sulle altre offerte, i SCP devono essere resi disponibili come attivabili da parte del titolare del contratto. I soggetti che possono eseguire le operazioni di disattivazione, riattivazione e configurazione sono i maggiorenni, titolari del contratto, e coloro che esercitano la potestà genitoriale sul minore, identificati mediante PIN, OTP, SPID, accesso all’area web riservata del sito dell’operatore.

I sistemi di controllo parentale devono essere offerti dagli ISP gratuitamente ai consumatori e senza costi correlati all’attivazione, alla disattivazione, alla configurazione o al funzionamento degli stessi. La fornitura dei SCP non può essere inoltre vincolata alla sottoscrizione di qualsiasi servizio accessorio a pagamento.

Gli ISP, inoltre, sono tenuti a pubblicare sui propri siti web guide chiare ed esaustive per l’utilizzo dei SCP e ad offrire assistenza gratuita per l’attivazione, la disattivazione e la configurazione dei sistemi attraverso call center con operatore umano, ove selezionato dal consumatore, secondo la vigente regolamentazione.

In base alle Linee guida le operazioni di attivazione, disattivazione e configurazione dei SCP devono essere realizzabili in modo semplice e intuitivo mediante interfaccia web o App sul terminale e il cliente deve poter selezionare le categorie da bloccare. E gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche dovranno assicurare adeguate forme di pubblicità dei SCP preattivati, in modo da assicurare che i consumatori possano compiere scelte informate.

Infine, secondo quanto previsto dalla Delibera, la presenza dei SCP e le istruzioni su come modificarne la configurazione, disattivarli e riattivarli in un secondo momento devono essere fornite in maniera chiara, trasparente ed esaustiva insieme alla documentazione contrattuale.


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