
Caro energia, la SIMA propone l'ora legale permanente contro i rincari (Fonte immagine: Pixabay)
Caro energia, la SIMA propone l’ora legale permanente contro i rincari
La Società Italiana di Medicina Ambientale stima i risparmi sui consumi di energia in oltre 1 miliardo di euro solo nei primi due anni di applicazione dell’ora legale permanente
Ora legale permanente in Italia come forma di contrasto al caro-energia: questa la proposta formulata dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) al Governo Draghi sulla base dei dati diffusi da Terna, che quantificano in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica risparmiata nel semestre di ora legale del 2022, con risparmi sui consumi di energia stimati da Sima in oltre 1 miliardo di euro solo nei primi due anni di applicazione dell’ora legale permanente.
Ora legale permanente, i vantaggi secondo la Sima
“Il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale, consentirà anche di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200.000 tonnellate di CO2 nel solo 2022: si tratta dello stesso beneficio che otterremmo piantando 2 milioni di alberi, con conseguenze positive sulla salute oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento, da noi stimati in circa mezzo miliardo di euro l’anno”, afferma il presidente Sima, Alessandro Miani.
La SIMA chiede, dunque, al Governo Draghi di adottare l’estensione dell’ora legale almeno come soluzione transitoria all’attuale crisi energetica.
“D’altro canto – aggiunge Miani – non essendo più l’Italia un Paese con la maggioranza degli abitanti impiegati in agricoltura, viene meno anche la necessità di dover disporre di luce solare già al mattino molto presto. Infine, va ricordato che l’ora legale è stata definitivamente adottata nel nostro Paese nel 1965-66, diventando popolare proprio in periodo di crisi energetica degli anni ’70, e ha già subito una estensione di circa 3 mesi nel 1996 sulla base di indicazione comunitarie europee”.
Codacons: 80% dei cittadini è d’accordo
Il Codacons promuove a pieni volti la proposta della Sima di adottare l’ora legale permanente come forma di contrasto al caro-energia, e annuncia oggi una formale diffida al Governo affinché adotti al più presto la misura, pena un ricorso al Tar del Lazio per obbligare l’esecutivo a rinunciare al passaggio all’ora solare.
“Da circa 20 anni chiediamo di eliminare il passaggio da ora legale a ora solare, e in base ai nostri sondaggi l’80% dei cittadini italiani si dice contrario al cambio delle lancette dell’orologio da eseguire due volte l’anno”, spiega il presidente Carlo Rienzi.

Il Codacons spiega, quindi, quali sono gli svantaggi legati al cambio dell’ora secondo l’indagine. “I costi relativi al passaggio all’ora legale a quella solare e viceversa sono decisamente superiori ai benefici: lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico per circa il 15% dei cittadini, e produce disturbi del sonno in un bambino su due. Risintonizzare i ritmi biologici provoca un disagio per l’organismo, anche negli individui adulti: non è certo un caso se in farmacia, a seguito del cambio ora solare/ora legale, si impennino puntualmente anche le vendite di prodotti contro il jetlag. Senza contare i disagi per l’intera popolazione legati all’aggiustamento dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie”.
“Il passaggio ora legale/ora solare, dunque, determina costi sociali e perdite produttive decisamente superiori ai benefici determinati dal cambio orario, e in questo momento di grave crisi energetica adottare l’ora legale tutto l’anno consentirebbe risparmi sui consumi di energia pari, secondo le stime Sima, a 500 milioni di euro l’anno“.
Per tale motivo il Codacons presenta una formale diffida al Governo affinché, come consentito dall’Ue, adotti da subito l’ora legale permanente in Italia.
Ora legale permanente, il parere dell’UE
Nel 2019 i deputati del Parlamento UE avevano votato per porre fine al cambio stagionale dell’ora a partire dal 2021.
In risposta alle iniziative dei cittadini, infatti, nel febbraio 2018 il Parlamento aveva chiesto alla Commissione UE di valutare la direttiva sull’ora legale e, se necessario, presentare una proposta di revisione della stessa. A seguito della valutazione, che aveva ricevuto 4,6 milioni di risposte con l’84% favorevole a porre fine ai cambiamenti di orario, la Commissione aveva infine presentato una proposta, lasciando gli Stati membri liberi di decidere una volta per tutte se applicare in modo permanente l’ora legale o l’ora solare.
La proposta è stata infine appoggiata dal Parlamento UE, che aveva votato per rinviare la data dal 2019 al 2021.
