Bollette, Consumatori e ambientalisti presentano le proposte contro la crisi energetica

Bollette, Consumatori e ambientalisti presentano le proposte contro la crisi energetica

Bollette, Consumatori e ambientalisti presentano le proposte contro la crisi energetica

Associazioni dei consumatori, Legambiente e l’organizzazione dei venditori di energia (A.R.T.E.) presentano al Governo una serie di proposte per far fronte alla crisi energetica: dichiarare lo stato di emergenza, nuovi meccanismi di calcolo dei prezzi e nominare una commissione di esperti

Un “manifesto” della crisi, con una serie di proposte per arginare il caro-bollette, ridurre le tariffe in capo a famiglie e imprese, anche riformando i meccanismi di prezzo e di fiscalità dell’energia, e soprattutto premiare l’efficienza energetica, la ricerca e realizzazione di nuove fonti e gas rinnovabili come l’idrogeno: è questo il contenuto del documento sull’attuale crisi energetica in Italia, presentato al Governo dalle associazioni dei consumatori Assoutenti, Adusbef, Codacons, Confconsumatori, Casa del consumatore, Ctcu, Lega Consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Associazione utenti servizi radiotelevisivi, unitamente a Legambiente e all’Associazione di Reseller e Trader dell’Energia (A.R.T.E.).

Le associazioni si fanno, dunque, portavoce delle istanze di milioni di famiglie e attività produttive che rischiano di essere stremate dal caro-bollette e di pagare un conto salatissimo che potrebbe raggiungere, entro il 2022, quota 70 miliardi di euro.

“Considerata l’attuale situazione di diffusa crisi internazionale energetica e i rischi per la ripresa economica e la sostenibilità dei costi energetici per famiglie e attività produttive, si impone l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente, per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività presente sul territorio nazionale, mentre in parallelo si acceleri la spinta per le rinnovabili e le efficienza per ridurre la dipendenza dall’estero e dalle fonti fossili”, scrivono i Consumatori e gli ambientalisti nel documento.

 

bollette

 

Energia e bollette, le proposte

Queste, dunque, le proposte contenute nel “manifesto”:

1) dichiarare per un periodo non inferiore a 12 mesi, lo stato di crisi energetica nazionale, in conseguenza del rischio per il paese dovuto all’aumento delle materie prime energetiche;
2) Istituire con urgenza un comitato di esperti indipendenti di alto livello e di rappresentanti delle associazioni, per supportare il Governo con dati scientifici nelle scelte più appropriate per riorganizzare mercato, infrastruttura e tariffe.
3) Elaborare interventi urgenti mirati sulle seguenti direttrici:

  • riforma del meccanismo di prezzo basato sui costi di produzione;
  • riduzione generale e definitiva della componente parafiscale;
  • revisione dei meccanismi di sostegno per i casi difficoltà economica;
  • introduzione di un meccanismo di prelievo sugli extra-profitti dovuti dal prezzo marginale, attualmente applicato indifferentemente a chi vende energia fossile e/o rinnovabile, che consentirebbe di recuperare altri 12 miliardi di euro;
  • sospensione del “Capacity Market” fino al superamento dello Stato di crisi energetica” con recupero di altri 2 miliardi di euro;
  • avvio urgente di un piano nazionale di efficienza energetica che coinvolga le imprese, le abitazione, gli edifici e la mobilità pubblica;
  • avvio di un piano di efficientamento del patrimonio edilizio pubblico e privato, con particolare riguardo alle periferie, massimizzando e rivedendo il sistema di incentivi del settore e valorizzando il superbonus fino al 2030.

“Al più presto – concludono le associazioni – va inoltre promosso il nuovo sistema energetico, allo scopo di salvaguardare le tasche di famiglie attività delle imprese e per indirizzare la domanda e l’offerta di energia secondo nuovi principi e modelli, opposti a quelli fallimentari che hanno determinato l’attuale crisi”.


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