Energia, ARERA pubblica il primo Rapporto di monitoraggio dei mercati di vendita

Energia, ARERA pubblica il primo Rapporto di monitoraggio dei mercati di vendita

Secondo il primo “Rapporto monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas”, pubblicato da ARERA, prosegue a ritmo costante la progressiva uscita dei clienti finali dalle tutele.

Il documento, previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 dicembre 2020 (“Prime modalità per favorire l’ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas”), fotografa l’attuale situazione della vendita da diversi punti di vista: azioni di cambio di fornitore, evoluzione del comportamento dei clienti finali, andamento dei prezzi offerti, trasparenza e pubblicità delle offerte e dei servizi connessi, misure regolatorie per rafforzare l’efficacia degli strumenti per la confrontabilità delle offerte.

Energia, i cambi fornitore

Secondo l’ultimo aggiornamento di marzo 2021 si trovano nel mercato libero: il 57,3% dei clienti domestici nel settore elettrico, e il 68,0% dei clienti altri usi in Bassa Tensione; nel settore del gas, il 60,2% dei clienti domestici e il 69,9% dei condomini uso domestico con consumi inferiori ai 200 mila Smc.

Da una analisi di dettaglio del settore elettrico, per i domestici il mercato libero è scelto in misura maggiore dai più giovani: l’81% dei contratti siglati da clienti tra i 18 e 29 anni. Per tutte le tipologie di cliente, e per entrambi i settori, si conferma che la stragrande maggioranza dei passaggi avviene nell’ambito del mercato libero, ed è quindi attuata da clienti che erano usciti dalla tutela già in precedenza.

Offerte e prezzi

Il Portale Offerte dell’ARERA, operativo dal 2018, contiene al 30 giugno 2021 circa 4.855 offerte disponibili alla consultazione e alla comparazione della spesa.

Dall’analisi effettuata, per alcuni clienti tipo emerge come nel mercato libero siano presenti alcune offerte più convenienti dei servizi di tutela, sia a prezzo fisso che a prezzo variabile, nonostante queste rappresentino una quota residuale di quelle disponibili.

 

gas

 

Nel settore elettrico, per il cliente tipo domestico residente, nei 18 mesi analizzati (gennaio 2020 – giugno 2021) erano disponibili in media 64 offerte più convenienti della maggior tutela, pari al 4,72% delle offerte a disposizione. Di queste, 15 erano a prezzo variabile e 49 a prezzo fisso.

Con riferimento invece al settore del gas, per il cliente tipo domestico erano disponibili in media 65 offerte più convenienti del servizio di tutela, pari al 9,82% delle offerte a disposizione. Di queste, 32 erano a prezzo variabile e 33 erano a prezzo fisso. Rispetto al complesso dei contratti sottoscritti nel mercato libero dai clienti domestici emerge come siano principalmente a prezzo fisso: 84,0% nel settore elettrico e 73,9% nel settore del gas naturale.

“Dati illuminanti che dimostrano come siamo ben lungi dall’avere un mercato concorrenziale e che il mercato tutelato deve restare ancora ben oltre il 1° gennaio 2023. Non si può fare il mercato libero, infatti, sulle spalle e le tasche delle famiglie – afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. –

“Se il 90,18% delle offerte del gas del mercato libero sono più care del tutelato – prosegue – mentre nella luce sono addirittura il 95,28%, significa, senza se e senza ma, che la concorrenza sul prezzo non si fa, che le offerte sono ancora poco trasparenti, le pratiche commerciali ingannevoli. I venditori, poi, in assenza di un serio albo dei fornitori, sorgono come funghi, senza avere requisiti finanziari e garanzie adeguate.

“Quanto al portale offerte, che andrebbe unificato con quello dei consumi, il consumatore deve poter inserire l’offerta che sta pagando, altrimenti non potrà mai sapere se ce ne sono altre più convenienti”, conclude Vignola.


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