Incendio in Sardegna, distrutti 20mila ettari di territorio (Trimpanos - Scano di Montiferro)

Incendio in Sardegna, distrutti 20mila ettari di territorio (Trimpanos - Scano di Montiferro)

A distanza di 27 anni dall’incendio, poi risultato doloso, che nel 1994 aveva devastato il Montiferru (nell’Oristanese) in Sardegna, e dopo 5 anni dall’ultimo del 2016, l’incubo del rogo torna nella stessa zona, lasciando ad oggi un triste bilancio: 20mila ettari di territorio raso al suolo, più di 1000 persone sfollate, aziende agricole e campi coltivati distrutti, bestiame e altri animali morti tra le fiamme.

Una tragedia che lascia anche lo sgomento e la paura della popolazione, la rabbia degli agricoltori e dei pastori che hanno perso tutto, ma anche tanta solidarietà.

Vigili del fuoco, protezione civile e gli stessi cittadini volontari lavorano senza sosta da venerdì, 23 luglio, contro l’emergenza incendi che ha colpito l’Isola. E, secondo quanto si apprende dal TGR Sardegna, la situazione sembra in miglioramento. Sono partite poco fa, infatti, le operazioni di bonifica per prevenire eventuali nuovi focolai.

Incendio in Sardegna, danni incalcolabili

Sono giorni infernali per gli abitanti dell’Oristanese.

Quindici in totale i comuni colpiti dall’incendio. Secondo quanto riportato da fonti stampa, il rogo sarebbe partito da Bonacardo e Santu Lussurgiu. Complice il vento, le fiamme si sarebbero spostate verso Cuglieri, accerchiando il paese, e poi verso Sennariolo, dove nel frattempo si erano rifugiate le 200 persone allontanate da Cuglieri. Il rogo ha raggiunto poi Tresnuraghes e Porto Alabe, sulla costa, viaggiando fino a Scano di Montiferro, dove sono state sfollate 400 persone, compresi i residenti di un centro anziani, alle porte del Paese.

 

Scano di Montiferro (Incendio in Sardegna)
Scano di Montiferro

 

“Sono operativi 22 mezzi aerei e hanno già iniziato ad operare i 4 Canadair, due provenienti dalla Grecia e 2 dalla Francia […]. A terra sono al lavoro 7500 persone”, si legge in una nota diffusa oggi dalla Regione Sardegna, che – dopo l’attivazione dello stato di calamità – chiede al Governo provvedimenti immediati di sostegno economico.

Incalcolabili i danni alle aziende agricole. Secondo le stime della Coldiretti, riportate dal TGR Sardegna, “serviranno circa 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutta dalle fiamme”.

Il Presidente della Regione Christian Solinas ha annunciato, intanto, l’impegno “nella ricerca delle responsabilità della tragedia”.

Incendio in Sardegna, l’iniziativa dei veterinari

Tanta la solidarietà per la popolazione sarda colpita dall’incendio, non solo da parte del mondo politico, ma anche dagli ambientalisti e dagli animalisti.

I Medici Veterinari di ANMVI Sardegna, intanto, si stanno coordinando per offrire supporto alla Protezione Civile e alle autorità locali per dare assistenza veterinaria alle popolazioni animali coinvolte negli incendi o rimaste senza ricovero.

“In pericolo e bisognosi di soccorso e ricovero – fanno sapere i referenti locali di ANMVI Sardegna – anche cani, gatti ed equidi, frequentemente presenti negli allevamenti zootecnici e nelle aree rurali dell’oristanese”.

I Medici Veterinari di ANMVI Sardegna offrono, dunque, supporto alle autorità locali per gli interventi sanitari e logistici e chiedono ai Colleghi di comunicare i danni e i disagi in corso, per coordinare iniziative di supporto anche nel post emergenza.


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