Estate, i consigli per una corretta protezione solare

Estate, i consigli per una corretta protezione solare

Sono tanti i consumatori che si preparano a fare le valigie e a godersi al meglio le tanto attese vacanze. Che si tratti di una montagna o al mare, una protezione solare adatta non può proprio mancare.

Le radiazioni UV mettono in pericolo la nostra salute, molto più di quanto ci si aspetterebbe da una normale scottatura. Senza una giusta protezione solare, dunque, le sempre più forti radiazione ultraviolette possono causare l’invecchiamento precoce della pelle e la comparsa di cancro della pelle.

Protezione solare, i consigli del CTCU

Il Centro Tutela Consumatori Utenti ha preparato, dunque, alcuni consigli per evitare una scottatura da raggi solari.

Il primo consiglio è quello di non sostare sotto il sole nelle ore in cui i raggi sono diretti, ovvero tra le 11 e le 15, momento in cui le radiazioni solari sono più intense. In queste ore è meglio stare all’ombra.

Anche l’abbigliamento può proteggere dai raggi UV: per neonati e bambini esistono particolari indumenti adatti anche per andare in acqua. La pelle che non può essere coperta invece, deve essere idratata con creme solari che proteggono sia dai raggi UVA che da quelli UVB.

Protezione 20, 30 o 50?

Il fattore di protezione solare (SPF: dall’ingelse Sun Protection Factor), spiega il CTCU, fornisce un’indicazione numerica relativa alla capacità del prodotto di schermare o bloccare i raggi del sole. Ad esempio, il fattore di protezione 30 determina una protezione dalle radiazioni che ci consente di stare sotto al sole 30 volte più a lungo che senza protezione.

Più la pelle è chiara, più si raccomanda un fattore di protezione solare alto (SPF 50+ – 50), mentre con pelle più scura o già un po’ abbronzata si può usare un fattore di protezione solare medio (SPF 30-20). Per i bambini invece si raccomanda una crema solare che abbia un fattore di protezione molto alto (SPF 50+ – 50), e che contenga filtri minerali privi di conservanti e profumi.

Si ricorda, inoltre, che durante il bagno o a causa di una forte sudorazione, anche le creme “resistenti all’acqua” perdono una parte del loro effetto schermante: in questi casi si raccomanda di applicarle nuovamente.

Come scegliere quella più adatta

Uno studio di QualeScegliere.it spiega nel dettaglio quali sono le caratteristiche e i fattori da valutare per la scelta dei prodotti solari.

In generale è fondamentale conoscere il proprio fototipo, che si basa su caratteristiche come colore degli occhi, colore dei capelli e reazione all’esposizione ai raggi ultravioletti. Più il fototipo è alto e maggiore sarà la quantità di melanina presente nella pelle, con una conseguente protezione maggiore dai raggi solari.

Convenzionalmente sono individuati 6 fototipi:

  • Fototipo I: capelli biondo chiaro o rossi, occhi chiari, carnagione molto chiara che tende a sviluppare eritemi se esposta al sole: protezione molto alta
  • Fototipo II: capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara che tende a scottarsi con facilità: protezione molto alta/alta
  • Fototipo III: capelli scuri, carnagione media che si scotta di tanto in tanto: protezione alta/media
  • Fototipo IV: capelli scuri, carnagione tendente allo scuro che si scotta raramente: protezione alta/media
  • Fototipo V: capelli e occhi scuri, carnagione olivastra che si scotta molto raramente: protezione media
  • Fototipo VI: capelli e occhi scuri, carnagione molto scura/nera che non si scotta mai: protezione media/bassa

 

protezione solare

 

Come utilizzare al meglio le creme per la protezione solare

La corretta comprensione del proprio fototipo e la scelta del prodotto migliore non garantisce di essere salvi da eritemi e scottature. È fondamentale rispettare la corretta modalità di utilizzo e alcune regole generali.

Ecco alcuni consigli utili:

  • applicare la protezione almeno 20 minuti prima di esporsi al sole;
  • applicare la protezione solare ogni due ore circa (e dopo ogni bagno) perché la luce solare, il calore e il sudore possono abbassare l’azione dei filtri;
  • evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 16);
  • evitare esposizioni troppo prolungate: la protezione solare è un valido aiuto, ma non elimina completamente i rischi collegati all’esposizione ai raggi del sole.

Alcuni studi sulle creme

Numerose riviste dedicate ai consumatori, come Konsument, Altroconsumo-insalute e Il Salvagente, hanno recentemente effettuato test di prodotto su protezioni solari con fattori sia medi che alti (30, 50 e 50+) presenti sul mercato. I principali obiettivi di questi test erano quelli di scoprire se il grado di protezione contro i raggi UVA e UVB risultante dal test corrispondesse al fattore di protezione solare indicato sul prodotto, e se questi prodotti contenessero anche sostanze discutibili per la salute.

Il CTCU ha riportato alcuni dei risultati emersi da queste analisi.

In alcuni dei filtri solari analizzati è stato riscontrato un fattore di protezione solare inferiore rispetto a quello garantito e pubblicizzato in etichetta.

Inoltre, in diverse creme solari è stata riscontrata la presenza di sostanze indesiderate, come ad esempio i filtri chimici che fungono da protezione dai raggi solari. Uno di questi filtri chimici è l’octocrylene.

Uno studio dell’Università francese la Sorbona e un test della rivista austriaca Konsument dimostrano, inevce, come, in seguito a una conservazione a 40°, nelle lozioni e negli spray contenenti questo tipo di filtro UV si formino concentrazioni di benzofenone.

La rivista Altroconsumo-insalute, nelle creme testate, ha trovato anche la presenza di 40 ingredienti che provocano il rilascio di microplastiche, così come anche profumi e conservanti che sono classificati come tossici, irritanti o allergenici.

Mentre il Salvagente segnala la presenza di ingredienti indesiderati come fenossietanolo, parabeni, siliconi, polietilenglicoli (PEG), butilidrossitoluene (BHT), paraffina e alcune fragranze che influenzano il sistema ormonale, che alterano la permeabilità della pelle e ostruiscono i pori.


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