Povertà sanitaria in aumento. Da domani fino al 15 febbraio la Giornata di raccolta del farmaco
La Giornata di raccolta del farmaco si farà e durerà una settimana, da domani al 15 febbraio. Banco Farmaceutico invita i cittadini ad andare in farmacia e donare un medicinale a chi ne ha bisogno. Con la pandemia la povertà sanitaria è infatti in aumento
La Giornata di raccolta del farmaco si farà. Durerà una settimana: da domani al 15 febbraio. E invita i cittadini ad andare in farmacia per donare un farmaco da banco a chi ne ha bisogno. Perché la pandemia ha esasperato la crisi sanitaria ed economica e ha portato a un aumento della povertà sanitaria.
La Giornata di raccolta del farmaco è l’iniziativa organizzata tutti gli anni dal Banco Farmaceutico per donare un farmaco da banco a chi ne ha bisogno.
«Vieni in farmacia e dona un farmaco a chi ha bisogno perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi», dice il Banco Farmaceutico.
La Giornata di raccolta del farmaco si farà proprio per la pandemia
La Giornata di raccolta del farmaco (GRF21) durerà da martedì 9 febbraio a lunedì 15 febbraio. I cittadini potranno andare in una delle farmacie che aderiscono all’iniziativa, oltre 5 mila in tutta Italia, e donare un farmaco da banco. I farmaci raccolti verranno consegnati a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti. Nel 2020 sono stati raccolti oltre 541 farmaci per oltre 4 milioni di euro.
«Quest’anno, la GRF si farà non solo nonostante la pandemia, ma a motivo della pandemia: a causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del proprio reddito – dice il Banco Farmaceutico – Chi, poi, era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità».
Ci sarà un volontario al di fuori di ogni farmacia, se la pandemia e il clima lo permetteranno. Altrimenti i volontari daranno una mano via call center.
Povertà sanitaria per quasi mezzo milione di persone
La povertà sanitaria morde e la pandemia non ha fatto altro che aggravare la situazione. Lo scorso anno, ci sono 434 mila persone che non hanno potuto comprare farmaci e medicinali per motivi economici. Le stesse realtà assistenziali hanno subito l’impatto della pandemia e del lockdown: il 40,6% ha sospeso alcuni servizi, il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto. Questo ha fatto mancare assistenza e cure a 173 mila persone.
Chi versa in situazione di indigenza può contare su soli 10 euro al mese per la propria spesa sanitaria, meno di un quinto di quanto può spendere il resto della popolazione (65 euro a persona al mese). Chi è in condizione di povertà può spendere per le medicine un quarto di quanto facciano le altre persone: 6,38 euro al mese contro i 28,18 euro di chi non si trova in difficoltà economica. (Fonte: 8° Rapporto sulla Povertà Sanitaria di Banco Farmaceutico).
La povertà sanitaria è fatta inoltre di persone che hanno comunque rinunciato o limitato la spesa per la salute, soprattutto quella per la prevenzione.
Banco Farmaceutico: andate in farmacia
L’invito del Banco Farmaceutico è di partecipare alla Giornata di raccolta del farmaco e di andare in farmacia, andarci apposta, per donare un farmaco a chi non può permetterselo.
«Nonostante le grandi difficoltà, e l’incertezza rispetto alla possibile ed eventuale presenza dei nostri volontari, abbiamo deciso che la Giornata di Raccolta del Farmaco andava fatta – dice Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus – Perché ce n’è bisogno come mai prima d’ora. Anzitutto, per un’esigenza concreta: i poveri hanno bisogno di medicine, ma non possono acquistarle; tante realtà assistenziali che si prendono cura di loro, hanno risentito della pandemia, e hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per offrirlo, a loro volta, ai poveri che chiedono loro rifugio. Inoltre, il nostro Paese, per non cedere allo sconforto e poter tornare a guardare al futuro con speranza, ha bisogno di un moto collettivo di umanità e di grandi esempi di carità».