
Covid, cambiano le abitudini di consumo anche nel mercato del latte
Abitudini di consumo post-Covid, cambia il mercato del latte
In pandemia cambiano le abitudini di consumo. Nuove tendenze investono il mercato del latte. I consumatori comprano più latte a lunga conservazione e meno latte fresco. E la colazione ritorna a casa
La pandemia cambia le abitudini di consumo anche nel mercato del latte. I consumatori comprano più latte UHT, anzi: una quota di consumatori ha cambiato abitudini e spostato l’acquisto sul latte UHT al posto del latte fresco. La colazione torna a casa. Il 47% dei consumatori pensa di frequentare meno i bar. E la spesa online conferma il suo appeal: il 36% di acquirenti e-commerce ha continuato a fare la spesa online regolarmente.
La pandemia continua a essere raccontata anche dal punto di vista dei consumi che cambiano. Si delinea un prima e un dopo, prima della pandemia e durante la fase critica, anche nei consumi, nei modi di fare la spesa e nelle abitudini più o meno forzate che i consumatori assumono. Alcuni di questi cambiamenti sono destinati a durare, almeno nell’immediato futuro.

Le abitudini di consumo in pandemia e post Covid
Nuove abitudini di consumo investono anche il mercato del latte. Emerge dal convegno Milk-it VI° Convegno nazionale sul mondo del latte, organizzato da CremonaFiere e AITA Associazione Italiana Tecnologi Alimentari nell’ambito della special edition di Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, in corso dal 3 al 5 dicembre.
Le tendenze del consumo post-Covid sono sempre più spesso oggetto di analisi. Perché mercato e abitudini sono cambiati nei mesi scorsi e alcuni cambiamenti continueranno.
«Il consumatore post Covid-19 – dicono dalla Fiera – sarà più razionale e consapevole nella scelta dei cibi di cui nutrirsi, punterà sul made in Italy e acquisterà sempre di più online».
È quanto emerge da uno studio sui consumatori e sulle imprese industriali e commerciali del largo consumo realizzato da Rem Lab (il Centro di Ricerche su Retailing e Trade Marketing dell’Università Cattolica). I cambiamenti ci sono e riguardano i canali di acquisto, i negozi in cui si compra, la cucina fatta in casa.
«Il consumatore ha modificato le proprie abitudini di acquisto: il 27,7% ha cambiato il negozio alimentare in cui fare la spesa e solo meno della metà tornerà alle vecchie abitudini quando sarà ripristinata la normalità. Il 22% ha trasferito a casa il momento della colazione durante il lockdown e tra questi il 17% è intenzionato a continuare, il 48% ha preparato in casa pizze, paste dolci e il 43% continuerà a farlo».
I cambiamenti nel mercato del latte
Sono dunque cambiamenti di consumo destinati a durare almeno nell’immediato futuro. I consumatori continueranno a fare più spesso di prima colazione a casa. Continueranno a comprare online. E nel dettaglio relativo al mercato del latte, le tendenze che emergono sono lo spostamento degli acquisti sul latte a lunga conservazione e il trasferimento della colazione a casa. Da gennaio a ottobre 2020 sono aumentati i volumi di vendita del latte a lunga conservazione e sono diminuiti quelli del latte fresco.
«Il 2020 è stato un anno molto difficile caratterizzato da incertezza e preoccupazione, che hanno inevitabilmente avuto ripercussioni sui nostri comportamenti sia come acquirenti che come consumatori- ha detto Tiziana Meriggi, Demand&Production Planning Manager, Parmalat spa – Nel mondo lattiero-caseario le due principali evidenze sono: un aumento di penetrazione del latte UHT e dell’acquisto medio per atto di latte in tutti i segmenti; il momento di consumo della colazione ritrovato (e per alcuni ritrasferito) a casa. Comportamenti inizialmente accelerati dalla necessità ma che vediamo perdurare e che quindi portano a chiederci se si evolveranno in nuove abitudini».
La pandemia scoraggia (per forza) i pasti fuori casa e favorisce l’online. Il 36% di acquirenti e-commerce ha continuato a fare la spesa online regolarmente.
