Testamento solidale, lasciti in crescita ma potenziale inespresso
Il testamento solidale è un fenomeno crescente e dalle potenzialità ancora inespresse per il terzo settore. Nel 2018 rappresenta il 12% della raccolta fondi, per un valore di 137 milioni di euro
Il testamento solidale è una forma di solidarietà in crescita, sempre più diffusa e meno occasionale, anche se l’Italia è ancora lontana dalla realtà dei paesi anglosassoni. È, soprattutto, una strategia di raccolta fondi cui il terzo settore guarda con sempre maggiore interesse per intercettare una quota di “ricchezza senza eredi” che si “mobiliterà” nei prossimi anni e che ammonta, si stima, a oltre 100 miliardi di euro.
Il testamento solidale in Italia
Il testamento solidale in Italia è un fenomeno crescente: il flusso di beni mobili e immobili che si muove verso le organizzazioni non profit italiane rappresenta a oggi il 12% del totale della raccolta fondi, per un valore complessivo di 137 milioni di euro nelle organizzazioni campione di uno studio fatto da Fondazione Italia Sociale.
Lo studio “I lasciti solidali in Italia: dati e opportunità future” evidenzia che i lasciti solidali sono aumentati di oltre il 30% fra il 2015 e il 2018. È stato fatto su un campione di 150 organizzazioni no profit italiane, le più grandi.
Il testamento solidale rappresenta per il terzo settore uno strumento «che merita attenzione e che potrebbe contribuire a portare risorse importanti al Terzo settore italiano, specie se si considera l’alto potenziale di ricchezza senza eredi (almeno 129 miliardi di euro) disponibile nei prossimi vent’anni in Italia».
Fondazione Italia Sociale: lasciti solidali e riforma della successione
Oltre a illustrare il dossier, Fondazione Italia Sociale ha presentato una proposta di riforma della legge sulle successioni e donazioni per agevolare la destinazione filantropica dei lasciti solidali.
«I lasciti solidali hanno un sicuro potenziale inespresso: per una non profit fare raccolta fondi tramite lasciti solidali vuol dire ragionare su un orizzonte temporale medio lungo, garantendosi risorse svincolate da progetti specifici e dunque più adatte ad essere impiegate nella crescita dell’organizzazione», ha detto il segretario generale di Fondazione Italia Sociale, Gianluca Salvatori.
La Fondazione propone agevolazioni normative.
«La nostra proposta è molto semplice: rivediamo le soglie e le aliquote, tutelando i gradi di parentela diretta ma aumentando progressivamente le imposte per i discendenti più lontani (dal quarto grado in avanti). E in parallelo incentiviamo chi intende destinare i propri beni a scopi di interesse sociale. Sarebbe una misura di equità, con cui chi ha avuto fortuna nella vita può contribuire al benessere di molti».
Testamento solidale, raccolta fondi in crescita ma potenziale inespresso
I testamenti solidali in Italia sono «una strategia di raccolta fondi in crescita, sempre più diffusa e meno occasionale – dice lo studio – I risultati tuttavia sono ancora lontani da quelli di altri Paesi, in particolare anglosassoni, e dato il potenziale di ricchezza senza eredi disponibile nei prossimi venti anni in Italia, il Terzo settore del nostro Paese dovrebbe attrezzarsi maggiormente per questa forma di fundraising».
Il terzo settore vuole di fatto intercettare una parte delle risorse economiche delle famiglie senza eredi che si “mobiliteranno” nei prossimi anni. Su 149 organizzazioni che fanno parte del campione analizzato, nel 2018 il valore complessivo dei lasciti solidali è stato di 137 milioni di euro, in aumento del 32% rispetto al 2015. I lasciti solidali sono il 12% della raccolta fondi totale.
L’impatto è però diverso per settore di intervento: incide meno sul settore cooperazione internazionale (8%) e quasi il triplo sul settore assistenza sociale (22%).
Il settore che raccoglie di più dai lasciti solidali è la ricerca medico-scientifica, seguita dalla cooperazione internazionale e dall’assistenza sociale.
Il dossier evidenzia poi che «i lasciti solidali hanno un sicuro potenziale inespresso: più del 20% delle organizzazioni intervistate è risultata beneficiaria, pur non avendo intrapreso nessuna iniziativa specifica».
Chi dona e cosa dona
Altre caratteristiche interessanti sui testamenti solidali viene dall’analisi qualitativa.
C’è una componente femminile forte in questo tipo di lasciti: l’80% delle donazioni tramite lasciti solidali proviene da donne, che di solito inseriscono nel proprio testamento più di una organizzazione beneficiaria.
Si dona soprattutto denaro, anche se non esclusivamente, mentre sono minori i lasciti di gioielli o beni di valore. La maggioranza delle organizzazioni riceve soprattutto lasciti in denaro (56%), seguiti da beni immobili (29%) e da titoli e azioni (11%) mentre risulta ancora minoritario l’apporto di beni come opere d’arte, gioielli e altri oggetti di valore.