carrello della spesa

Aumenta la spesa per i consumi. Consumatori: siamo ancora nel tunnel della crisi

Rallenta l’inflazione ma il carrello della spesa sale di più. A luglio l’indice nazionale dei prezzi al consumo, dice l’Istat nelle stime preliminari, aumenta dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (in rallentamento da +0,7% del mese precedente).

L’andamento dei prezzi

L’aumento congiunturale è dovuto per lo più alla crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi ai trasporti (+0,7% per entrambi), su cui incidono fattori stagionali, solo in parte bilanciata dal calo dei prezzi dei beni energetici regolamentati (-1,5%), dei beni alimentari non lavorati e dei beni energetici non regolamentati (-0,8% per entrambi).

Per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona e per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto l’inflazione è pari a +0,8%, rispettivamente da +0,2% e da +0,5%. Queste voci si portano dunque al di sopra dell’inflazione riferita all’intero paniere.

Fattori stagionali spiegano invece l’aumento di prezzi, rispetto a giugno, di voci quali il Trasporto aereo, che segna più 4,4% su base mensile, con i voli internazionali a più 4,7%, mentre rallentano i prezzi dei servizi culturali e ricreativi e quelli degli alberghi (questi variano da da +2,0% a +1,6%, -1,7% su base mensile).

 

trasporto aereo
Aumentano su base mensile i prezzi del trasporto aereo

 

Le reazioni dei Consumatori

Le associazioni dei Consumatori concentrano l’attenzione soprattutto sui rincari stagionali, quelli legati ai trasporti e alle vacanze.

«Una vera e propria stangata sulle vacanze degli italiani. Una speculazione bella e buona! Come ogni anno a luglio scattano rialzi intollerabili per chi va in ferie – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – È inaccettabile che in un solo mese, da giugno a luglio, ci siano stati rincari del 4,4% per il Trasporto aereo passeggeri e del 17,7% per i Villaggi vacanza e campeggi».

Il Codacons parla anche di crisi dei consumi, che prosegue e incide sui prezzi al dettaglio. «Una inflazione così bassa non si registrava da 15 mesi, e comporta per la famiglia “tipo” una maggiore spesa su base annua di appena +154 euro (+203 euro un nucleo con due figli) – afferma il presidente Carlo Rienzi – Non tutti i settori sono però interessati dalla frenata dei prezzi: come previsto dal Codacons a luglio si registrano sensibili rincari delle tariffe nel settore turistico, incrementi che proseguiranno e si accentueranno ad agosto».

Per i trasporti, prosegue il Codacons, «si può parlare senza dubbio di caro-vacanza, considerato che su base annua i prezzi nel comparto Trasporto aereo passeggeri crescono del +6,9%, con punte del +9,7% per i voli internazionali. Su base congiunturale, invece, il picco dei rincari spetta a Villaggi vacanze, campeggi, ostelli, le cui tariffe salgono del +17,7% rispetto al mese scorso».

Per Federconsumatori, ancora, il tasso di inflazione a questo livello comporta un aggravio annuo per la famiglia tipo di circa 148 euro che «incidono su bilanci familiari in un momento particolarmente delicato, in cui le famiglie si preparano a far fronte ai costi per la scuola (voce particolarmente onerosa, con spese che raggiungono anche i 1.000 euro) ed alle spese per le vacanze (per chi potrà permettersi di partire). È importante sottolineare, inoltre, come sia proprio il settore alimentare, frutta e verdure fresche in testa, a trainare i rincari del carrello della spesa. Non dimentichiamo, infatti, che la crescita dei costi dei beni di largo consumo incide notevolmente soprattutto sulle famiglie meno abbienti».


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