Fondo Indennizzo Risparmiatori: restano ancora alcuni aspetti da chiarire, ma da oggi i risparmiatori “traditi” possono prepararsi a presentare la domanda di rimborso. Sul tavolo ci sono le vicende che riguardano i consumatori coinvolti nei crack bancari delle Venete e delle quattro banche. Confconsumatori si prepara a convocare i propri associati e a prestare assistenza ai cittadini interessati alla presentazione della domanda di accesso al FIR, il Fondo Indennizzo Risparmiatori di cui si attendevano notizie dall’inizio dell’anno.

E così sul proprio sito ha pubblicato una guida completa per i consumatori che sono in possesso di azioni e/o obbligazioni subordinate emesse dalla Banche poste in liquidazione coatta amministrativa tra il 16 novembre 2015 e l’1 gennaio 2018 (Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti, Cariferrara, Bcc Crediveneto e Bcc Padovana).

La piattaforma tramite la quale presentare le domande dovrebbe diventare operativa nel mese di luglio, dice Confconsumatori, che nel frattempo sta lavorando per chiarire gli aspetti più ostici che riguardano soprattutto chi, negli scorsi anni, ha già ricevuto rimborsi (tramite il Fitd – Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, transazione con le banche venete, Anac o altro). Il principio alla base è che non debbano sovrapporsi diverse forme di rimborso. In particolare, sembra che tra gli azionisti e obbligazionisti subordinati delle banche venete siano da escludere coloro che, tra il Fidt e i rimborsi di Intesa, hanno già recuperato l’investimento iniziale. Diversamente, i danneggiati delle 4 banche (Carife, Carichieti, Banca Etruria e Banca Marche) che hanno avuto un primo rimborso dell’80% con il Fidt potranno fare domanda al Fir per recuperare il 15%. Infine sarebbero esclusi in via definitiva coloro che hanno optato per i ricorsi ai colleghi arbitrali presso Anac (alternativi al Fidt).

In attesa di chiarire gli ultimi aspetti tramite la guida pubblicata sul sito di Confconsumatori è possibile, intanto, sapere quali sono i dati e i documenti da raccogliere per poter presentare la domanda. Chi è già associato verrà contattato dalle sedi dell’associazione, altri cittadini interessati potranno richiedere informazioni e assistenza rivolgendosi direttamente agli sportelli di Confconsumatori (https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/) oppure, per chi non ha una sede vicina è possibile scrivere a risparmio@confconsumatori.it.


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