Tempi di attesa lunghi nella sanità pubblica e un privato che diventa sempre più concorrenziale in termini di costi, tanto che per alcune prestazioni sanitarie addirittura costa meno rispetto all’intra-moenia. Il che spiega anche perché gli italiani sempre più spesso ricorrano a spese di tasca propria per le visite mediche private. La spesa privata dei cittadini, infatti, arriva a quasi 35 miliardi di euro, di cui ben il 92% out of pocket. Si aspetta in media due mesi per una visita medica nella sanità pubblica a fronte di una sola settimana nel privato, “effetto di un progressivo definanziamento del Servizio Sanitario Nazionale”.

La denuncia viene dal secondo Rapporto “Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi Sanitari Regionali”, promosso dalla Funzione Pubblica Cgil e dalla Fondazione Luoghi Comuni ed elaborato da Crea.

Lo studio prende in considerazione 11 prestazioni sanitarie (specialistiche e diagnostiche) senza esplicita indicazione di urgenza, erogate da 8 regioni e da 326 strutture sanitarie (195 private e 131 pubbliche). Dallo studio emerge prima di tutto che i tempi medi di attesa per effettuare una visita medica attraverso il Sistema Sanitario Nazionale sono nettamente maggiori rispetto a quelli dell’offerta privata: 60 giorni nel pubblico (due mesi) a fronte di 9 nell’intramoenia, 7 nel privato e 39 per il privato convenzionato. In alcuni casi si aspetta di più: 112 giorni per una Colonscopia (quasi quattro mesi di attesa), contro 11 giorni di attesa in intra-moenia, 79 nel privato convenzionato e 11 nel privato. Attese medie che risultano aumentare rispetto allo scorso anno, tranne che per il privato che si mantiene stabile.

Un dato che la ricerca stessa considera “sconcertante” è il costo delle prestazioni sanitarie e l’allineamento del privato rispetto all’intra-moenia. Pagando di tasca propria, insomma, si aspetta di meno e si finisce per pagare una cifra anche competitiva. “Circa la metà delle prestazioni mediche prese in considerazione ha un costo inferiore nel privato piuttosto che in intra-moenia. È il caso, per esempio, della ecocardiografia, che in intra-moenia costa in media 109 euro, contro i 98 del privato – dice la Fp Cgil – Insomma, non solo costi competitivi, in considerazione di tempi di attesa enormemente inferiori, ma addirittura spesso sovrapponibili o più economici dei costi sostenuti per il ticket. Questo spiega il sempre più frequente ricorso a spese ‘out of pocket’ (di tasca propria) per effettuare visite mediche private”. La spesa privata dei cittadini ormai arriva a quasi 35 miliardi di euro.

La ricerca conferma poi il divario e la differenza fra le regioni considerate nell’indagine di quest’anno e in quella del 2017. “La regione che eccelle, in termini di tempi di attesa per le prestazioni mediche, è l’Emilia Romagna con una media di 30 giorni di attesa, a seguire Liguria e Campania, poi il Veneto, la Sicilia, la Lombardia, il Lazio, per ultima le Marche con una media di 110 giorni di attesa per una visita nella sanità pubblica”.

“Alla luce di quanto emerso, risulta evidente quanti sia urgente e non più rinviabile un investimento straordinario in termini di risorse, personale, professionalità e tecnologie in tutto il nostro Servizio Sanitario nazionale che mostra evidenti segni di collasso con gravi e profonde ripercussioni sulle sue caratteristiche di universalità“, commenta la Funzione Pubblica Cgil. Il Servizio sanitario nazionale non è in grado, con queste caratteristiche, di dare servizi adeguati. “Assistiamo da una parte ad un incremento dei tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie pubbliche, dall’altra ad una progressiva dilatazione della spesa ‘out of pocket’ (di tasca propria) per visite mediche private. Il progressivo definanziamento del Servizio Sanitario nazionale – prosegue la categoria della Cgil dei servizi pubblici – ha creato inefficienze che portano ad allungare le liste di attesa e incentivano lo sviluppo di un’offerta privata spesso concorrenziale, tanto per il costo quanto per i tempi di risposta”.

 

Notizia pubblicata il 15/05/2019 ore 18.26


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