Al Codex Alimentarius in Canada si discute dell’etichetta nutrizionale Front of Pack
Oggi si svolge ad Ottawa, in Canada, la 45esima sessione del Comitato sull’etichettatura alimentare del Codex Alimentarius della Fao. Tra i temi prioritari in discussione ci sono le linee guida sul Front of Pack Nutritional Labelling (FOP).
Si tratta di un sistema di informazioni nutrizionali semplificate per gli alimenti preconfezionati che può includere simboli, grafica, testo o una combinazione di questi, e fornisce informazioni sul valore nutrizionale complessivo dell’alimento e/o dei nutrienti. Il documento , che verrà oggi discusso, precisa che solo un sistema FOP dovrebbe essere raccomandato in ogni paese o regione. Tuttavia, in caso di coesistenza con altri sistemi, questi non dovrebbero essere contraddittori l’uno dell’altro. Inoltre, questa etichettatura, se approvata, dovrà essere fornita in aggiunta e non in sostituzione della dichiarazione nutrizionale ed essere supportata da una ricerca del consumatore scientificamente valida
Durante l’incontro dell’11 e 12 maggio scorso dei ministri dell’Agricoltura del G20 a Niigata, in Giappone, il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva ha lanciato un appello per affrontare i problemi interconnessi di fame, obesità e cambiamenti climatici. Si ritiene importante che la comunità internazionale introduca regolamenti e standard che trasformino i sistemi alimentari in modo da fornire, in modo sostenibile, cibo sano e nutriente per tutti.
“Mentre la fame è principalmente circoscritta a quelle aree colpite da conflitti o dagli impatti dei cambiamenti climatici, l’obesità è ovunque: stiamo assistendo alla sua globalizzazione”, ha detto da Silva.
Promuovere una buona alimentazione e un’alimentazione sana non è un compito individuale, ma una responsabilità pubblica, che non è limitata ai governi, ha affermato: “Solo con l’impegno del settore privato e della società civile questo serio problema può essere risolto. La regolamentazione dei sistemi alimentari sostenibili per diete sane richiede anche il sostegno dell’industria alimentare “. Graziano da Silva ha citato l’esempio del Cile, dove ci sono rapporti che collegano la riduzione dell’obesità tra i bambini allo sviluppo di un sistema di etichettatura alimentare front-of-pack.
In Italia la Coldiretti ha sottolineato il proprio timore che dall’appuntamento ci sia il rischio che vengano promossi in tutto il mondo sistemi di informazione visiva come quello adottato in Cile dove si è già iniziato a marchiare con il bollino nero, sconsigliandone di fatto l’acquisto, prodotti come il Parmigiano, il Gorgonzola, il prosciutto e, addirittura, gli gnocchi.