“L’accesso all’energia è un indicatore del benessere economico e sociale di un Paese. C’è bisogno di una visione più strategica in materia di energia e ambiente, tale da consentire la realizzazione di una vera programmazione energetica nazionale, e di un riequilibrio tra business e socialità. Occorre una cabina di regia/monitoraggio con la partecipazione delle Associazioni Consumatori”. È la posizione espressa oggi da Adiconsum in audizione con l’Autorità per energia, reti e ambiente (Arera). Autoproduzione e cambiamento dei modelli di consumo, necessità di combattere la povertà energetica e di garantire un passaggio adeguato al mercato libero dell’energia sono i temi affrontati dall’associazione.

Adiconsum ha presentato dunque le proprie osservazioni e proposte in merito al Quadro Strategico 2019-2021. “Il futuro è prosumer”, dice l’associazione, che sottolinea l’attuale fase di transizione nel mercato dell’energia, della sua produzione e del suo consumo. “L’impiego di sistemi di generazione, accumulo e autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché l’installazione degli smart meter, porterà al cambio di paradigma del consumatore che si trasformerà sempre più in ‘prosumer’”, dice Adiconsum. Fra le proposte dell’associazione ci sono la ripartizione degli oneri generali di sistema con sgravi ed eliminazione dei costi fissi per gli utenti virtuosi; la definizione di un quadro normativo che regoli i rapporti economici, giuridici e tecnici tra prosumer-distributore-venditore; la creazione di comunità dell’energia su larga e su piccola scala (promozione dell’autoconsumo negli edifici condominiali) che possano cedere e vendere l’energia in eccesso.

Altro tema affrontato dall’associazione è la lotta alla povertà energetica, che è problema non solo economico, ma con risvolti nel sociale, sulla qualità di vita delle persone e sull’ambiente. Nel pacchetto di proposte di Adiconsum ci sono così la revisione delle tariffe (in primis gli Oneri Generali di Sistema), la semplificazione, l’automatismo e l’ampliamento del bonus sociale, la realizzazione di un Fondo sociale, lo sviluppo dell’efficienza energetica e del risparmio energetico con l’aiuto delle nuove tecnologie, la promozione dell’economia circolare e la diffusione di gruppi d’acquisto.

Il superamento totale del mercato tutelato per essere efficace dovrà essere economico e inclusivo nei confronti di tutti i consumatori, sottolinea poi Adiconsum parlando di passaggio al mercato libero dell’energia. L’associazione propone il trasferimento parziale degli Oneri generali di Sistema sulla fiscalità generale e il loro pagamento con un sistema “premiale” per gli utenti virtuosi (costi ridotti ed esenzioni proporzionali ai risultati di efficienza e sostenibilità conseguiti) nonché criteri di solvibilità ed eticità delle aziende da inserire nell’Albo dei venditori. Insieme a queste, le lotta alla morosità intenzionale (turismo energetico).

Altra proposta dell’associazione, in tema di transizione energetica, è quella di passare dalle fonti fossili alle rinnovabili con “un’adeguata e corretta programmazione”. Adiconsum propone “il raggiungimento di un graduale riequilibrio del mix energetico e non un miope abbandono di questa o quella fonte, con un occhio attento alla sicurezza di sistema, ai costi sociali, ambientali ed economici, alle ricadute occupazionali (dirette e nell’indotto)”.


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