L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, prevista per la mezzanotte del 29 marzo, è stata posticipata dal Consiglio Europeo al prossimo 12 aprile, a causa della perdurante incertezza determinata dalla mancata ratifica da parte del Parlamento britannico dell’accordo di recesso, necessario a regolare la fase transitoria immediatamente successiva alla Brexit e a porre le basi per i futuri rapporti tra UE e Regno Unito.

Di conseguenza, a meno che non intervengano evoluzioni ad oggi non prefigurabili, alla mezzanotte del 12 aprile il Regno Unito uscirà dall’Unione “senza accordo” divenendo un “paese terzo”. Tutta la legislazione primaria e secondaria dell’Unione Europea, dunque, cesserà di essere applicata al Regno Unito e le norme europee non troveranno più applicazione all’interno dei confini britannici. Per i clienti delle banche è quindi importante sapere da subito tutto quello che serve per continuare ad operare in tranquillità e a fare investimenti, prelievi e pagamenti o a trasferire denaro nel Regno Unito.

Ecco, dunque, la guida dell’Abi su alcuni dei principali aspetti che i clienti delle banche devono conoscere per prepararsi alla Brexit. Attraverso una serie di “Domande & Risposte”, il vademecum fornisce informazioni utili in vista dell’uscita del Regno Unito dall’UE, che tengono conto delle disposizioni emanate al riguardo dalle Autorità di vigilanza – Banca d’Italia e Consob – e delle indicazioni fornite dal Governo italiano con il cosiddetto DL Brexit.

La guida, a disposizione di tutto il settore bancario grazie alla lettera circolare inviata dall’Abi alle sue associate, è disponibile anche online sul sito dell’Associazione bancaria (https://www.abi.it/Documents/QA%20ABI%20su%20Brexit.pdf).


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