Dodici tappe da Sud a Nord della Penisola per promuovere una rivoluzione delle città a favore di una mobilità elettrica, leggera e condivisa. La 31esima edizione del Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, oggi chiude a Milano l’ultima tappa di un viaggio durato 40 giorni.

Come testimonia l’aggiornamento della classifica Mal’aria di Legambiente, le città italiane continuano a vivere sotto la cappa dello smog: dopo appena tre mesi dall’inizio dell’anno sono già 17 le città capoluogo che hanno superato il limite annuale di 35 giorni di superamento dei livelli di Pm10 previsti dalla normativa (con una concentrazione superiore a 50 microgrammi metrocubo come media giornaliera).

La situazione più critica è in Veneto dove quasi tutti i capoluoghi (unica eccezione Belluno) hanno superato il limite in quasi tutte le stazioni di traffico o fondo urbano (l’86% delle stazioni presenti). Le città peggiori al momento sono: Torino (stazione Grassi) dove sono stati già registrati 52 giorni di superamento; Rovigo – Centro (50 superamenti); Verona – Borgo Milano (49); Cremona – via Fatebenefratelli (48) e Milano – Senato (48).

Senza dimenticare che appena lo scorso mese l’Italia è stata nuovamente deferita dalla Commissione Europea alla Corte Giustizia Ue per le mancate azioni messe in campo per combattere l’emergenza smog, che segue quello del 2018 per sforamenti dei limiti di Pm10. A dimostrazione di quanto poco il nostro Paese abbia fatto finora su questo fronte. Il rischio è quindi di nuovi deferimenti e possibili maxi-multe, e a pagare ancora una volta sarebbero i cittadini in termini di salute e soldi.

A bordo del Treno Verde 2019, FS Italiane e Legambiente hanno ospitato le idee più innovative in materia di smart mobility, sharing economy ed ecosostenibilità, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo dell’innovazione nella creazione della cultura della sostenibilità. Progetti realizzati da start up esterne, ma anche dai dipendenti di FS Italiane, come BeGreen, RailCharge, GreenHub, Più Bici più treno e nugo, l’app del Gruppo per acquistare, con un’unica transazione, soluzioni di viaggio che integrano diverse modalità di trasporto: dal treno all’aereo, dall’autobus alla metropolitana, dal traghetto al car e bike sharing.

La mobilità urbana, sottolinea Legambiente, deve cambiare volto. I monitoraggi sui flussi di traffico realizzati dai volontari di Legambiente nelle città dove ha fatto tappa il convoglio ambientalista evidenziano una incontrastata presenza di auto che surclassano ovunque tutti gli altri mezzi di trasporto sostenibili (bici e trasporto pubblico). C’è però da sottolineare che sono sempre di più le persone che decidono di muoversi in bici (anche elettriche), private o in sharing, così come è in forte aumento la richiesta di utilizzo dei nuovi mezzi legati alla micromobilità elettrica, quelli dedicati al trasporto di singole persone, come monopattini, monoruota, skate, hoverboard e segway.

Per liberare le nostre città dalle auto è necessario anche incentivare l’utilizzo di mezzi leggeri, facilmente ricaricabili a casa o in ufficio, trasportabili (in treno, in metro, in auto), non inquinanti e in grado di percorrere rapidamente tragitti di alcuni chilometri”, continua Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente. “Mezzi che stanno riscuotendo sempre più successo perché perfetti per i piccoli spostamenti urbani, ma che purtroppo non possono circolare nelle nostre città perché non sono riconosciuti dal Codice della Strada e quindi soggetti a possibili multe. Per questo dal Treno Verde abbiamo lanciato una petizione per chiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di approvare al più presto il Decreto che autorizzi nei Comuni la circolazione sperimentale della micromobilità elettrica, previsto nell’ultima legge di bilancio ma non ancora emanato”.

Oltre alle politiche nazionali anche i Comuni possono fare molto, a partire dall’adozione di ambiziosi Piani Urbani di Mobilità Sostenibile. La mobilità emissioni zero non è solo l’auto elettrica, che nelle città non rappresenta neppure l’1% della mobilità automobilistica. Ma gli spostamenti a piedi, con i mezzi pubblici a trazione elettrica, compresi i treni urbani, sono già modalità molto utilizzate per gli spostamenti urbani: in città come Milano e Napoli, ormai metà degli spostamenti degli abitanti e dei pendolari avvengono già oggi a zero emissioni locali. Legambiente chiede quindi anche ai Comuni di darsi un traguardo ambizioso: “mobilità emissioni zero” entro il 2030 (come Milano e altre città del mondo associate nel G40). Impegni che amministratori, aziende e start hanno assunto in ogni città dove ha fatto tappa il Treno Verde firmando il Manifesto per una mobilità a zero emissioni, dieci impegni per cambiare volto alle aree urbane e dare avvio a questa rivoluzione.


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