Titoli rischiosi senza adeguata informazione. Adiconsum Verona: risarciti 19.000€
Condannata una banca a risarcire per 19mila euro una coppia di anziani veronesi ai quali aveva venduto loro titoli ad alto rischio. Adiconsum Verona ha assistito due persone che tra il 2014 e il dicembre 2016 con un’età di 78 e 64 anni e un profilo di rischio moderato avevano investito in prodotti finanziari derivati (certificate e covered warrant) su consiglio del consulente finanziario di Banca BNL. Si erano affidati al consulente di banca senza ricevere una corretta informazione sulle caratteristiche e i rischi degli strumenti proposti.
I derivati sono investimenti ad elevata rischiosità. Infatti, alla scadenza i titoli hanno perso gran parte del lor valore, facendo perdere ai coniugi oltre 20.000 euro.
Dopo un vano reclamo, Adiconsum si è rivolta all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, il quale con la decisione del 19 febbraio 2019 ha riconosciuto le ragioni dei ricorrenti. L’Arbitro ha affermato che la Banca non ha utilizzato la specifica diligenza richiesta, in particolare non ha informato correttamente delle caratteristiche e dei rischi degli strumenti finanziari proposti, essendosi limitata a produrre documentazione contrattuale nella quale i ricorrenti dichiarano di avere ricevuto la scheda prodotto dello strumento finanziario acquistato.
Le operazioni finanziarie non erano adeguate al profilo dei ricorrenti. Infatti, dalle schede MiFID sottoscritte dai clienti al tempo risulta che essi avevano un profilo di rischio moderato e avevano dichiarato di voler ricercare “una elevata protezione del capitale investito” ma, al tempo stesso, di voler ottenere “una crescita del capitale nel medio lungo periodo”. Questi obiettivi non risultano compatibili con una operatività intensa in strumenti finanziari derivati.
“Adiconsum – evidenzia Silvia Caucchioli, legale di Adiconsum, che ha seguito il caso – è particolarmente soddisfatta del risultato ottenuto attraverso il ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, strumento fondamentale e economico per la risoluzione stragiudiziale delle controversie su investimenti finanziari. L’Arbitro, istituito dal 2017, si è rivelato molto attento alla corretta informazione dei risparmiatori da parte delle Banche, affinché vengano consigliati investimenti adeguati ai profili dei cittadini. Nel caso dei coniugi veronesi abbiamo ottenuto un risarcimento di ben 19.000 euro in solo un anno e mezzo”.