International day of happiness: per essere felici bastano 30 minuti al giorno per sè
Da millenni l’uomo si interroga su grandi questioni che riguardano il suo essere: chi siamo, dove andiamo, cosa cerchiamo? Sono solo alcune delle domande a cui i pensatori di ogni tempo e luogo hanno provato a dare una risposta. Uno degli obiettivi verso cui l’uomo ha sempre cercato di protendere è quello di vivere l’esistenza in un perfetto stato di grazia con sé stesso e con il mondo che lo circonda. In pratica, un altro enorme quesito è sempre stato: che cos’è la felicità?
Per Thomas Jefferson, nella celebre Dichiarazione d’Indipendenza, era un diritto inalienabile; Democrito, invece, la definiva come eutimia, cioè tranquillità dell’animo; mentre, più generalmente, può essere concepita come uno stato d’animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.
Essa, però, è anche ciò che deriva dal “Reward and Indulge”, il nuovo stile di vita che prevede l’autogratificazione come chiave del successo. Da studiosi internazionali a personaggi dello star system, passando per dei libri: sono tanti i casi portati a testimonianza del fatto che sia importante avere cura di se stessi per raggiungere uno stato di benessere che permetta di essere felici ed in “pace col mondo”.
Secondo uno studio dell’Osservatorio Grimbergen, il 43% degli italiani, infatti, ritiene sia fondamentale ritagliarsi un momento di relax, ma il problema è che il 52% non riesce a farlo a causa dei troppi impegni. Tra le categorie che più sentono questo bisogno al primo posto ci sono manager e imprenditori (44%), poiché lo ritengono utile per alleggerire il carico di responsabilità che devono sostenere ogni giorno. Poi troviamo i liberi professionisti (19%), che più di ogni altri sono chiamati a gestire il loro tempo anche sotto le pressioni di stimoli esterni. Appena dopo troviamo le casalinghe (17%), che per definizione si trovano a badare a 360 gradi alla casa e alla famiglia, mentre più staccati gli studenti (11%), che malgrado l’ansia dei libri di testo affrontano la vita in maniera più serena e tranquilla.
Secondo gli esperti, basta dedicare anche solo 30 minuti al giorno per se stessi per raggiungere la giusta serenità d’animo, anche se “Non c’è una ‘ricetta’ specifica per raggiungere la felicità”, dichiara Francesca Zampone, founder dell’Accademia della Felicità, società di coaching e formazione che fornisce alle persone gli strumenti pratici per realizzarsi nella vita, “ma ci sono dei possibili passi. Quelli più importanti, possono essere: essere grati per ciò che si ha, avere sempre nuovi obiettivi ed apprezzare chi e ciò che ci circonda, ambito nel quale rientra il ‘tema’ del benessere, della cura del proprio corpo e del dedicare tempo agli affetti”.
In tempi moderni, una delle prime cosa da fare per essere felici potrebbe essere spegnere il cellulare, fare delle passeggiate all’aperto e tenere un diario personale delle proprie giornate ed emozioni. Anche uscire con gli amici, per un cinema o una semplice birra, può aiutare molto dato che il relazionarsi prevede il connettersi in modo profondo con le persone care, come amici e famigliari.
Guardare “la vie en rose” non è impossibile, quindi: basta tenere un atteggiamento positivo nei confronti della vita. Se si pensa in maniera positiva, infatti, le cose positive accadono. Oltre a ciò fare attività fisica, passare del tempo da soli e con gli amici ed imparare sempre cose nuove, stimolandosi continuamente, come per esempio il cucinare un nuovo piatto o imparare una lingua che non si conosce.
Come la si riconosce questa benedetta felicità? Ben sei italiani su 10 (59%) affermano di sentirsi gratificati. Il 46%, invece, ammette di riuscire ad apprezzare meglio tutto e tutti. Il 37% si sente più soddisfatto della propria vita mentre il 31% è contento di poter coltivare i suoi interessi. Infine il 27% ammette di sentirsi più sollevato rispetto alla caoticità quotidiana mentre il 19% si scopre piacevolmente in pace con sé stesso.