Parità di genere, molestie e violenza, Doxa-WIN: a che punto è il mondo?
Correva l’anno 2019 e la parità di genere era ancora una storia da fantascienza. Ne è convinto il 48% della popolazione mondiale che ritiene che gli uomini siano favoriti contro un residuo 17% che vede primeggiare le donne. Sono i dati che emergono dall’indagine svolta da Doxa e WIN, il più grande network internazionale di società di ricerca indipendenti, basato su una platea di 30.890 persone intervistate in 40 Paesi. I Paesi in cui si rilevano i livelli più bassi di parità dei sessi sono Giappone e Marocco (entrambi con appena l’8%), seguiti da India (14%), Chile, Messico e Spagna (15%) e persino Francia (16%). A sorpresa, i Paesi caratterizzati da una maggiore parità tra uomini e donne sono tutti appartenenti al Sud-Est asiatico: Filippine (61%), Thailandia (59%), Indonesia (57%) e Vietnam (48%). L’Italia si trova al sesto posto tra i Paesi più virtuosi al pari della Corea del Sud con il 37% del campione che riconosce vi sia parità di genere.
Tale parità si riscontra però soprattutto tra le mura domestiche (66%) mentre nell’ambito lavorativo c’è ancora tanta strada da fare: solo per il 54% del campione, infatti si può parlare di parità di genere, così come è difficile rilevarla nel panorama politico (45%).
Il caso specifico dell’Italia rimarca le tendenze mondiali, con il picco della parità che si manifesta nella sfera familiare (68%). Mentre il dato più negativo per il nostro Paese riguarda l’ambito lavorativo, riconosciuto “paritario” da meno della metà del campione (48%, con uno scarto di 6 punti rispetto alla media internazionale).
Capitolo sul quale vale la pena riflettere è quello che riguarda le molestie sessuali che rappresentano un fenomeno di portata maggiore di quanto si possa immaginare in tutti i Paesi del mondo. Limitando l’analisi alle sole donne di 18-34 anni, a livello mondiale il 16% di queste dichiara di avere subito molestie sessuali nel corso dell’ultimo anno. Il dato scende all’8% nella fascia d’età 35-54 anni e al 3% oltre i 54 anni. Tra gli uomini, il 4% degli intervistati a livello mondiale afferma di esserne stato vittima negli ultimi 12 mesi. Tornando alle donne di 18-34 anni, i dati più preoccupanti si registrano in Messico (43%), in Irlanda (32%) e in Australia (29%).
L’Italia sembra invece essere tra i Paesi in cui il fenomeno è contenuto a meno dell’1%, al pari di Libano, Vietnam, Thailandia e Indonesia.
La violenza fisica e/o psicologica rivela dati allarmanti: il 15% della popolazione mondiale dichiara di esserne stato vittima nel corso dell’ultimo anno, con un picco del 20% fra le donne di 18-34 anni. In alcuni Paesi atti di violenza subita sono stati riportati addirittura da circa un terzo (e più) degli intervistati: Paraguay (35%), Messico (34%), Cile (31%), Sud Africa (30%) e India (29%). Anche in questo caso l’Italia con il 2% delle risposte affermative sembrerebbe essere insieme a Vietnam (3%), Indonesia (3%), Thailandia (4%) e Corea del Sud (4%) tra i Paesi in cui il fenomeno è più contenuto.