Vendite al dettaglio, Istat: nel 2018 si ferma a +0,2%, sale eCommerce e discount
Nel 2018 le vendite al dettaglio si fermano a più 0,2% rispetto al 2017. Modesta crescita per la grande distribuzione, giù invece i piccoli negozi. A salvarsi è solo l’eCommerce, che registra un aumento del 12,1%. E i discount, che segnano un aumento di vendite del 4,4%. Gli ultimi dati diffusi dall’Istat sul commercio al dettaglio fotografano un quadro non esaltante. Per le associazioni dei consumatori non c’è dubbio: si conferma lo stallo dei consumi, va superato il progetto di legge che vuole portare alle chiusure domenicali dei negozi.
Scrive l’Istat: “Nel 2018 il valore delle vendite al dettaglio cresce lievemente (+0,2%) rispetto all’anno precedente, registrando tuttavia dinamiche piuttosto eterogenee tra le diverse forme distributive. In particolare, mentre per la grande distribuzione si registra una crescita, seppure moderata, rispetto al 2017 (+0,8%), le vendite delle piccole superfici risultano in flessione per il secondo anno consecutivo (-1,3%). D’altra parte, il settore del commercio elettronico continua a mostrare incrementi significativi (+12,1%). Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare della grande distribuzione, risalta il risultato positivo dei Discount (+4,4%)”.
A dicembre 2018 si stima, sia per il valore che per il volume delle vendite al dettaglio, una diminuzione dello 0,7% rispetto al mese precedente. La flessione è analoga per i beni alimentari (-0,6% in valore e -0,7% in volume) e per quelli non alimentari (-0,7% in valore e in volume). Su base annua, le vendite al dettaglio hanno un calo dello 0,6% in valore e dello 0,5% in volume. Risultano in flessione le vendite di beni alimentari (-0,8% in valore e -1,3% in volume), mentre quelle di beni non alimentari diminuiscono dello 0,6% in valore e aumentano dello 0,2% in volume. Sempre a livello tendenziale, il valore delle vendite al dettaglio registra un lieve aumento per la grande distribuzione (+0,2%) e una marcata flessione per le imprese operanti su piccole superfici (-2,2%). In lieve crescita il commercio elettronico (+0,6%).
Davanti a questi numeri, il Codacons chiede la liberalizzazione degli sconti e il superamento del provvedimento sulle chiusure domenicali dei negozi. “Tutte le nostre previsioni sono state confermate e il 2018 segna il flop delle vendite al dettaglio – dice il presidente Carlo Rienzi – Per i piccoli negozi siamo in presenza di una vera e propria “Caporetto”, con acquisti giù del -1,3%, un crollo che deve portare Lega e M5S a bloccare la proposta di legge sulle chiusure domenicali dei negozi, progetto che darebbe il colpo di grazia a migliaia di esercizi. I dati Istat – prosegue Rienzi – testimoniano i forti cambiamenti nelle abitudini degli italiani, con i cittadini che comprano sempre più sul web (+12,1%) grazie agli sconti e alle promozioni praticate tutto l’anno sulle piattaforme e-commerce – prosegue Rienzi – Unica possibilità per combattere lo strapotere dello shopping online è quindi abolire i saldi di fine stagione, che oramai non interessano più le famiglie, e liberalizzare gli sconti lasciando agli esercenti la possibilità di scegliere quando scontare la propria merce, al pari dell’e-commerce”.
“L’Italia è tornata nel tunnel della recessione! – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – È incredibile che in questo contesto desolante, con i consumi in caduta libera, il Governo si preoccupi di come chiudere i negozi per 26 domeniche e 8 giorni festivi, invece di come farli tenere aperti, salvandoli dal fallimento. Non è certo chiudendo i negozi per legge che aumenteranno le vendite, bensì facendo il contrario”.