La linea ferroviaria Fiumicino-Fara Sabina è la più frequentata d’Italia con 81.500 passeggeri al giorno. La Roma-Lido invece, il “trenino” per Ostia, conta 65 mila passeggeri al giorno ma sono in caduta libera per la pessima qualità del viaggio, tanto che la tratta è classificata come la peggiore linea pendolare d’Italia. Il rapporto Pendolaria di Legambiente, nel focus sul Lazio, evidenzia la situazione della regione. La qualità dei viaggi migliora, ci sono treni nuovi per un bacino di pendolari che arriva a 540 mila al giorno. Ma a Roma ci sono i tram più vecchi d’Italia e le metropolitane hanno con un divario enorme rispetto alle maggiori città europee.

I numeri dicono che la tratta FL1 Fiumicino-Fara Sabina, già lo scorso anno tratta pendolare più frequentata d’Italia, si conferma al primo posto con un incremento di viaggiatori fino a 81.500 al giorno (75.000 da rapporto 2018). Secondo posto per la Roma Nord-Viterbo con 75.000 pendolari al giorno, terzo per Roma Ostiense-Viterbo con 65.000 viaggiatori al pari della Roma-Lido. Sul treno che collega la Capitale al mare si conferma però “un crollo verticale del numero dei viaggiatori – spiega Legambiente Lazio – che solo pochi anni fa raggiungeva le 100.000 persone ogni giorno, decremento causato chiaramente da continui guasti, problemi tecnici, corse che saltano, informazioni mancanti, sovraffollamento, freddo d’inverno e caldo d’estate che ne continuano a fare la tratta peggiore d’Italia”.

Il Contratto di Servizio Regione-Trenitalia ha permesso l’arrivo di 114 carrozze Vivalto, 20 treni Jazz e il revamping di 46 TAF. L’età media dei treni regionali è di 17,5 anni per un numero totale di viaggiatori che rimane di 540.000 pendolari al giorno. Gli stanziamenti della Regione per i treni sono stati di 39,75 mln di euro (2017) pari allo 0,2 del bilancio regionale, percentuale che fa del Lazio la 13° regione per bilancio dedicato ai pendolari, nessun taglio sul numero totale di corse (1.525 corse delle quali 600 Atac e 925 Trenitalia).
 
C’è un miglioramento del trasporto regionale su ferro – dice Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – e migliorare i treni vuol dire aumentare la qualità ambientale e della vita per oltre mezzo milione di pendolari. La Regione deve ora spingere sull’acceleratore per portare sempre più risorse al trasporto pubblico, puntando all’aumento di interscambio con i mezzi Cotral e delle frequenze di passaggio, una cura del ferro per la quale è fondamentale la crescita della percentuale di bilancio dedicata ai pendolari e che deve riguardare anche la capitale e le tre linee regionale concesse ad Atac, ampiamente disastrate e tutte da ripensare a cominciare da una vera gara per la gestione”.

Per Legambiente, la Roma-Lido e la Roma Nord devono diventare metropolitane. “Sul trasporto su ferro – dice Scacchi – Roma ha un divario enorme, evidente e negativo rispetto a tutte le altri grandi città europee, continua ad essere quella con meno metro, frequenze di passaggio altissime, tram in circolazione più vecchi. Nella capitale c’è bisogno di: portare la frequenza delle metro tutte a 3 minuti, quelle di Roma Lido e Roma Nord almeno a 7 minuti, di rigenerare il parco tramviario aumentando i chilometri di linea fermi ormai da troppi anni, tornare a investire sui treni metropolitani e ripartire assolutamente con i prolungamenti delle metropolitane già previsti”.


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