A dicembre 2018 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.732 miliardi di euro, è superiore, di circa 15 miliardi, all’ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.717 miliardi di euro.

Dai dati al 31 dicembre 2018, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +2,2%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).

Sulla base degli ultimi dati relativi a novembre 2018, si conferma la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,3% su base annua.

A dicembre 2018 i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento registrano le seguenti dinamiche:

  • il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,94% (1,91% a novembre 2018, 5,72% a fine 2007).
  • il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,39% (1,50% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).

Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,55% (2,57% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).

Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a novembre 2018 si sono attestate a 37,5 miliardi di euro; un valore inferiore rispetto ai 38,3 miliardi del mese precedente e in forte calo, -49,3 miliardi, rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi, cfr. Tabella 4). In 23 mesi si sono quindi ridotte di quasi il 57%. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 51 miliardi, pari a circa il 57,7%. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è attestato al 2,18% a novembre 2018 (era 4,89% a fine 2016).

In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a dicembre 2018, di circa 32 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +2,2% su base annuale), mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per oltre 42 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -15,3%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in calo dello 0,6% a dicembre 2018.

A dicembre 2018 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è pari in Italia a 0,66%, (0,67% nel mese precedente) ad effetto:

  • del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), pari a 0,38% (0,38% anche a novembre 2018);
  • del tasso sui PCT, che si colloca a 1,00% (1,07% a novembre 2018);
  • del rendimento delle obbligazioni in essere, pari a 2,34% (2,40% a novembre 2018).

Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a dicembre 2018 risulta pari a 189 punti base (190 punti base il mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007). In media nel 2018 tale differenziale è risultato pari a 190 punti base (202 punti nel 2017).


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)