La campanella che segna l’inizio del nuovo anno scolastico sta per suonare ed è tempo di preparare l’occorrente per affrontare al meglio lo studio. Ma a quale costo? Secondo UNC, i rialzi per il 2018 sono abbastanza contenuti, se confrontati con gli anni precedenti. I rincari maggiori sono per i libri scolastici, che salgono dell’1,9%, come lo scorso anno, seguiti al secondo posto dall’istruzione primaria, che peggiora rispetto al 2017, passando dal +1,5% al +1,8% di quest’anno. Al terzo posto la scuola dell’infanzia, che pur segnando un rallentamento della crescita rispetto all’anno precedente, registra un significativo +1,7%.

Per quanto riguarda le mense scolastiche, rincarano dello 0,2%, come nel 2017.

Stabili gli articoli di cartoleria e materiale da disegno, voce, però, che non si riferisce solo al materiale scolastico, ma a tutti gli articoli di cartoleria. Variazione nulla anche per l’istruzione secondaria.

I rialzi sembrano abbastanza contenuti, ma non dobbiamo dimenticare che gli aumenti stimati si riferiscono ad un solo mese, da agosto a settembre, e che si tratta di spese obbligate per le famiglie”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

I libri, ovvero la componente essenziale della vita di uno studente, sembrano essere la voce di spesa che pesa di più sul budget destinato alla scuola. Tuttavia, spiega Ali-Confcommercio, la cifra per l’acquisto dei testi, al netto di vocabolari e testi consigliati, per l’intero ciclo delle scuole medie è di 0,51€ al giorno per un figlio, cifra che per l’intero ciclo delle superiori diventa pari a 0,64€.

Nell’acquisto dei testi è importante verificare quali siano i testi obbligatori e quelli semplicemente “consigliati”, ponendo attenzione alle offerte della grande distribuzione organizzata: possono essere economicamente vantaggiose, ma a volte il servizio post-vendita non è tempestivo come quello delle librerie e cartolibrerie che garantiscono tutto l’anno un migliore servizio e rapporto qualità-prezzo.

Per chi si rivolge invece al mercato dell’usato, è consigliabile verificare che l’edizione del libro sia aggiornata e dotata di allegati ed eventuali cd. Se invece si acquista un testo nuovo occorre informarsi sui tempi di consegna: è già capitato che i libri siano arrivati a lezioni già iniziate. In tutto questo, nelle librerie e cartolibrerie il personale è sempre a disposizione, offrendo un servizio che dura tutto l’anno.

“Le prescrizioni ministeriali relative ai libri di testo per il nuovo anno scolastico sono chiare”, afferma Carlo De Masi, presidente Adiconsum. “Il rispetto dei tetti di spesa e l’adozione di strumenti alternativi e di materiale didattico digitale, se correttamente attuati, possono consentire una limitazione significativa dei costi. È utile orientare le proprie scelte d’acquisto non solo in base al prezzo ma anche alla qualità del prodotto e all’affidabilità del servizio post vendita”.

Con le dovute accortezze, è possibile riuscire a risparmiare anche sul corredo scolastico. Tanto per cominciare, non inseguire le mode del momento può portare ad un risparmio di circa il 40%. Se si acquista nella grande distribuzione, è opportuno fare una lista di quello che serve e rispettarla per evitare di vanificare le offerte che permetterebbero di ridurre la spesa del 30% in medi.

Un altro modo per risparmiare è quello di non avere fretta. Non è obbligatorio acquistare subito tutto quello che servirà durante l’intero anno scolastico. Le scorte di quaderni e penne si possono fare se sono in offerta, altrimenti meglio rinviare l’acquisto.

Per le cose più tecniche (compasso, dizionari, ecc.), è bene aspettare i suggerimenti dei professori. In questo modo si possono evitare acquisti inutili o sbagliati.


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