Attività postale senza autorizzazione, Agcom multa Amazon
Non ha l’abilitazione per svolgere servizi postali: questa la motivazione con cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha sanzionato Amazon con una multa da 300 mila euro, la sanzione massima prevista in caso di operatività senza autorizzazione.
L’ordinanza dell’Agcom irroga alle società del gruppo Amazon operanti in Italia (Amazon Italia Transport, Amazon Italia Logistica e Amazon Italia Service), in solido con le società controllanti totalitarie operanti in Lussemburgo, sanzioni, per un ammontare complessivo di 300 mila euro, per “aver esercitato attività postale, vale a dire il servizio di consegna dei pacchi, senza la prevista autorizzazione. Le condotte illecite accertate riguardano, in particolare, l’organizzazione di una rete unitaria per svolgere il servizio di consegna dei prodotti di venditori terzi e la gestione dei punti di recapito (locker)”.
Al termine dell’istruttoria avviata a marzo, l’Agcom ha riscontrato che “il gruppo Amazon svolge – nel ben più esteso perimetro di attività della filiera del commercio online – anche attività postali, quali la logistica e la consegna di pacchi o la gestione dei centri di recapito”.
L’Autorità ha inoltre avviato con la delibera 399/18/CONS un’analisi di mercato sui servizi di consegna dei pacchi per valutarne le prospettive concorrenziali e gli effetti sulla regolamentazione esistente nonché su eventuali rimedi idonei a ripristinare condizioni concorrenziali a tutela del benessere degli utenti. “Il commercio on-line – si legge in una nota – condizionerà sempre più i servizi di logistica e delivery, anche per conto terzi, nonché il perimetro di attività degli operatori tradizionali nei mercati postali. Alla luce della crescita attesa di vendite e acquisti on-line e dello sviluppo di nuovi modelli organizzativi e di business nei mercati dei servizi postali e considerando le misure previste dal regolamento europeo di armonizzazione delle condizioni per i servizi transfrontalieri, l’Autorità intende valutare i possibili trade-off tra innovazione, efficienza organizzativa, assetti concorrenziali e benessere degli utenti. L’analisi, anche prospettica, origina dalla necessità di esaminare gli effetti della crescita del commercio elettronico sul mercato dei servizi postali”.