Nei primi sei mesi dell’anno le sanzioni riscosse sono aumentate del 162% e sono arrivate a 4,5 milioni di euro, soprattutto per le multe ai grandi gestori di telefonia. E per la seconda metà del 2018 sono pronte le attività dirette alle ispezioni soprattutto su grandi database, telemarketing e protezione dei dati negli istituti di credito. Saranno queste le prossime attività del Garante Privacy, che ha approvato il piano ispettivo per il secondo semestre del 2018, il primo a essere varato dopo la piena applicazione del Regolamento Ue.

Al centro delle verifiche del Garante ci saranno dunque, informa la newsletter dell’Autorità. “i trattamenti di dati effettuati da aziende e pubbliche amministrazioni che gestiscono banche dati di grandi dimensioni, le misure di protezione dei dati negli istituti di credito (specie con riferimento a segnalazioni di data breach), i trattamenti di dati per attività di telemarketing”. I controlli, fatti in collaborazione col Nucleo speciale tutela privacy e frodi telematiche della Guardia di Finanza, si concentreranno sul rispetto degli obblighi di informativa, sull’acquisizione del consenso nei casi previsti, sul periodo di conservazione dei dati e sulle misure di sicurezza per la loro protezione, e terranno conto, in particolare, del rispetto degli obblighi in tema di tenuta del registro dei trattamenti, di valutazione d’impatto e di designazione del Responsabile della protezione dei dati. L’attività ispettiva riguarderà naturalmente anche le istruttorie avviate sulla base di segnalazioni o reclami presentati dai cittadini, con particolare attenzione alle violazioni più gravi.

Nel frattempo nei primi sei mesi del 2018 l’Autorità segnala un aumento delle sanzioni riscosse dall´erario per somme pari a oltre 4 milioni e 500 mila euro (più 162% rispetto al corrispondente semestre 2017), in maggioranza riguardanti grandi gestori telefonici. Aumentate anche le sanzioni contestate, salite a  647 (118% rispetto al primo semestre 2017). Stabili le segnalazioni all´Autorità giudiziaria per violazioni penali: 19, la  maggior parte delle quali relative a inosservanza dei provvedimenti del Garante, mancata adozione delle  misure minime di sicurezza, violazioni connesse al controllo a distanza dei lavoratori.


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