WAidid, obesità infantile per un minore su cinque. 10 regole per i pasti d’estate
In Italia un bambino su cinque soffre di obesità infantile. E in generale è proprio nei paesi del Mediterraneo che i tassi di obesità dei minori sono più alti. L’Italia conta il 21% di bambini obesi o in sovrappeso. I dati sono della Childhood Obesity Surveillance Initiative (2015-17) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e sono stati rilanciati oggi dall’associazione WAidid che sottolinea la dimensione del problema, più accentuata per i bambini rispetto alle bambine. Una buona notizia c’è: i bambini obesi e in sovrappeso in Italia sono diminuiti del 13% di dieci anni, secondo quanto rilevato dal Sistema di Sorveglianza Okkio alla SALUTE, promosso dal Ministero della Salute/CCM (Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie) coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.
“L’obesità in età pediatrica è un campanello d’allarme che i genitori non dovrebbero mai sottovalutare – avverte la prof.ssa Susanna Esposito, ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid – L’obesità, infatti, rappresenta un importante fattore di rischio di malattie croniche e, se presente in età pediatrica, si associa ad una più precoce insorgenza di patologie tipiche dell’età adulta come ipertensione, cardiopatie e diabete di tipo 2. La prevenzione è fondamentale per contrastare la diffusione del fenomeno. La diminuzione dei casi registrata negli ultimi anni è da ricondurre, infatti, all’enorme sforzo dei singoli Paesi, Italia compresa, nella prevenzione e nel controllo dell’obesità”. L’obesità infantile è inoltre un fattore di rischio per l’insorgere di disturbi del comportamento alimentare: chi da bambino è stato obeso o in sovrappeso ha più probabilità di soffrire di anoressia o bulimia in adolescenza.
L’attenzione nei confronti di una corretta alimentazione va dunque mantenuta alta. Anche in estate, quando è più facile fare sport ma anche vedere stravolte abitudini alimentari, tempi dei pasti e del sonno. Per questo WAidid lancia 10 regole per affrontare l’estate con pasti corretti.

- Bere molta acqua: si raccomanda il consumo di 1 litro al giorno fino a 10 kg di peso del bambino, 1 litro e mezzo tra 10 e 20 kg e 2 litri e più dai 30 kg in su
- Non abbandonare l’abitudine alla prima colazione (magari ritardandola un po’) e prediligere dolci fatti in casa o prodotti da forno, latte, yogurt, marmellata, macedonie o ghiaccioli di frutta fatti in casa e centrifugati
- Rispettare il più possibile gli orari di pranzo, merenda e cena, limitando l’intermezzo di inutili e dannosi fuoripasto. Anche quando si pranza in spiaggia con i più grandicelli, mantenere il giusto e sano apporto di carboidrati o proteine senza esagerare con le quantità. Con i più piccolini evitare di farli mangiare sotto l’ombrellone e di tenerli in spiaggia nelle ore più calde (11-17) per evitare il rischio di colpi di sole e di calore
- Dopo i pasti attendere 2 ore prima di fare il bagno
- Mantenere un’alimentazione varia ricca di frutta di stagione e verdura. Limitare gli alimenti precotti o impanati e preferire alimenti freddi e leggeri. Un’alimentazione corretta prevede nell’arco di una settimana un consumo di: carne, pesce e legumi almeno 3-4 volte mentre formaggi, affettati e uova 1-2 volte
- Lavare bene frutta e verdura: la scarsa igiene è spesso causa di salmonellosi, un’intossicazione caratterizzata da sintomi quali nausea, vomito, dolori addominali, diarrea e febbre
- Fare attenzione al pesce e ai molluschi crudi: il pesce crudo può essere portatore di un parassita, l’Anisakis, nocivo per l’essere umano perché può causare manifestazioni gastrointestinali (simili a volte a quelle dell’ulcera peptica e a quelle dell’appendicite) o reazioni allergiche
- Sì ai gelati artigianali, ma meglio consumarli in posti conosciuti: i derivati di uova crude come gelati e dolci alla crema sono alimenti responsabili delle intossicazioni da Staphylococcus aureus
- Non consumare cibi avanzati, soprattutto precedentemente riscaldati al sole o rimasti a temperatura ambiente per più di 1 o 2 ore
- Fare sport: l’attività fisica è fondamentale per prevenire il sovrappeso, l’obesità e le malattie cardiocircolatorie; approfittare dell’estate per ridurre il tempo della TV e dei videogiochi.