Giovani, Commissione europea propone di raddoppiare finanziamenti per Erasmus
La Commissione europea punta sui giovani e sulla formazione. E propone di raddoppiare i finanziamenti del programma Erasmus, quello che porta i giovani europei a frequentare corsi di studio e formazione in altri paesi, portandoli a 30 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. Il programma Erasmus, ha detto il vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen, “costituisce l’essenza stessa di un’Europa senza frontiere”.
Erasmus permette già a molti giovani europei di frequentare corsi di studio o di formazione all’estero, ampliando le loro esperienze e conoscenze dell’Europa e migliorando le loro possibilità future di trovare lavoro. “Con il raddoppio dei finanziamenti – spiega Bruxelles – il programma sarà ancora più efficace nel sostenere obiettivi politici fondamentali come la costruzione entro il 2025 di uno spazio europeo dell’istruzione, l’offerta di maggiori opportunità ai giovani e la promozione di un’identità europea mediante politiche a favore dei giovani, dell’istruzione e della cultura”. Sostiene Katainen: “Dobbiamo rafforzare il programma Erasmus. Da oltre 30 anni è uno dei più importanti programmi perché dimostra a tutti il vero significato dell’integrazione. Costituisce l’essenza stessa di un’Europa senza frontiere. Grazie al programma Erasmus diamo ai nostri giovani maggiori opportunità ed è per questo motivo che proponiamo di raddoppiarne i finanziamenti. Ogni euro che investiamo nel programma Erasmus è un investimento nel nostro futuro: il futuro di un giovane, di un insegnante o di un tirocinante, nonché dell’Europa.”
Nel dettaglio, la Commissione propone di aumentare la dotazione del bilancio del programma Erasmus a 30 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, destinando 25,9 miliardi di euro all’istruzione e alla formazione, 3,1 miliardi di euro ai giovani e 550 milioni di euro allo sport. L’obiettivo è quello di aumentare i beneficiari di Erasmus arrivando a 12 milioni di persone, agevolare la partecipazione di cittadini di diverse estrazioni sociali e di contesti svantaggiati, costruire relazioni più forti col resto del mondo – sarà promossa la collaborazione con paesi terzi – e promuovere attraverso il viaggio l’identità europea.