Carburanti alle stelle, consumatori preoccupati. Codacons: intervengano i Nas
Schizzano alle stelle i prezzi dei carburanti in Italia. Nelle ultime ore, i listini di benzina e gasolio sono sensibilmente aumentati, al punto che per un litro di diesel si spende oggi il 3,3% in più rispetto al mese scorso. Rincari anche per la benzina, che aumenta alla pompa del +2,8% al punto che per un pieno di carburante si spendono oggi 2,3 euro in più rispetto al mese scorso.
Il prezzo medio praticato sulla rete italiana, secondo quanto emerge dalle tabelle del Mise aggiornate al 14 maggio, è tornato sopra quota 1,6 euro, portandosi a 1,606, ai massimi dal luglio 2015.
“Sulle quotazioni del petrolio pesa la tensione tra Iran e Stati Uniti, ma gli effetti sui listini alla pompa sono troppo veloci e danneggiano le tasche dei consumatori”, denuncia il presidente di Codacons, Carlo Rienzi, “Una speculazione che potrebbe configurare una forma di aggiotaggio, e per tale motivo chiediamo ai Nas di attivarsi per verificare come sia possibile che il prezzo alla pompa aumenti al solo annuncio di tensioni in Medioriente, nonostante il petrolio venduto oggi sia stato acquistato nei mesi scorsi, quando le quotazioni erano decisamente inferiori ai prezzi odierni”.
L’aumento del carburante preoccupa anche Coldiretti che sottolinea: “In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene su strada, l’aumento dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione”. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti, secondo l’associazione, sarebbe l’intero sistema agroalimentare, dove si stima che un pasto percorra in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole.