Fra qualche mese l’Autorità europea per la sicurezza alimentare completerà due valutazioni pilota sul rischio dell’esposizione contemporanea a più pesticidi. L’annuncio viene dall’Autorità: “L’Efsa è in procinto di completare due pietre miliari nella valutazione dei rischi per i consumatori derivanti dall’esposizione contemporanea a più pesticidi. L’iniziativa pilota di valutazioni scientifiche, che hanno esaminato gli effetti cumulo su sistema nervoso e tiroideo umano da esposizione a pesticidi contenuti negli alimenti, dovrebbe essere completata entro la fine di quest’anno”.

Questo è stato possibile attraverso il Monte Carlo Risk Assessment (MCRA) tool, un software sviluppato dall’Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l’ambiente (RIVM) in stretta collaborazione con Biometris, parte dell’Università e istituto di ricerca di Wageningen. Il software è stato adattato per valutare l’esposizione cumulativa ai pesticidi nell’ambito di una collaborazione fra Istituto olandese ed Efsa. Ha detto Luc Mohimont, dell’Unità Pesticidi dell’Efsa: “La collaborazione tra l’Efsa e il RIVM continua a dare buoni frutti. L’accordo sul modello dati è un altro grande passo verso il nostro obiettivo di incorporare il rischio cumulativo nella valutazione di legge dei pesticidi. Abbiamo in programma di costruire e popolare la banca dati nei prossimi tre anni, e da quel momento in poi i valutatori del rischio a livello UE e nazionale avranno lo strumento per poter eseguire tali sofisticate valutazioni”.

Le sostanze da prendere in considerazione nelle valutazioni riguardanti tiroide e sistema nervoso, spiega ancora l’Autorità, sono state individuate dagli esperti di pesticidi dell’EFSA utilizzando una metodologia appositamente studiata per classificare i pesticidi in “gruppi per la valutazione del rischio cumulativo” (CAG in breve). Nei prossimi anni verranno definiti CAG per altri organi, tessuti e sistemi come fegato, reni, occhi e apparato riproduttivo e dello sviluppo. Il presupposto di base che è che pesticidi che causano stessi effetti specifici possano produrre tossicità cumulativa congiunta anche se non agiscono in modo simile.


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