Maltempo, autostrade chiuse e treni in ritardo: cronaca di un Paese in tilt
Buone notizie per gli automobilisti in viaggio: l’A1 da Milano e Bologna è stata riaperta. Il tratto autostradale era stato chiuso in entrambe le direzioni, da Milano a Sasso Marconi e poco dopo a Bologna in direzione sud, a causa della pioggia gelata che stava causando la formazione di ghiaccio. L’ondata di freddo e neve che da giorni imperversa sulla Penisola ha provocato non pochi disagi alla mobilità da Nord a Sud.
Dopo i treni cancellati o con ritardi a tripla cifra dei giorni scorsi, è la vota di strade e autostrade le cui condizioni sono rese inagibili dalla pioggia gelata che sta provocando la formazione di ghiaccio. È il caso della A1 che è stata chiusa in entrambe le direzioni da Milano a Sasso Marconi, poco dopo Bologna in direzione sud.
Dalla serata di ieri l’Emilia Romagna è interessata dal fenomeno meteorologico della pioggia gelata a causa del quale si sono rese necessarie le chiusure nella regione di alcuni tratti autostradali dell’A13, dell’A14, oltre che dell’A1.
Chiuse in entrambe le direzioni i tratti la A13 tra il bivio con la A14 e Ferrara Sud, A14 tra Bologna San Lazzaro e Cattolica inclusa la diramazione per Ravenna. Il fenomeno del gelicidio, che ha ghiacciato le linee di alimentazione elettrica dei treni sta provocando problemi soprattutto in Liguria: circolazione ferroviaria sospesa sulle linee Genova-Milano, Genova-Torino, Genova-Savona e Parma-La Spezia.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, in Emilia Romagna e in Veneto, dove era prevista per oggi un’offerta dell’80%, i treni stanno viaggiando anche in percentuali maggiori. Sulla restante rete regionale la circolazione procede con regolarità. Garantito il 100% dell’offerta dei treni ad alta velocità. Sempre in Liguria, un’intensa nevicata sta causando diversi problemi in provincia di Savona.
“È inaccettabile avere un Paese in tilt. Il maltempo non può bloccare qualunque forma di trasporto. L’Italia non può fermarsi per colpa delle intemperie”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ovviamente ce l’abbiamo in primo luogo con i treni, che in questi casi dovrebbero essere il mezzo di trasporto più sicuro e, proprio per questo, quello che dovrebbe essere sempre garantito. Eppure ancora oggi sono stati bloccati treni in Liguria”, conclude Dona.