È ancora tempo di viaggi. L’Epifania promette che saranno oltre due milioni e mezzo gli italiani in viaggio, fra coloro che sono già partiti a Natale e a Capodanno e un milione e mezzo di persone che invece farà “ponte” per la festa della Befana, quasi tutti in Italia, con un budget a disposizione di poco meno di 400 euro a testa e un giro d’affari stimato in 577 milioni di euro, in crescita rispetto allo scorso anno. I dati sono di Federalberghi.

“Le previsioni sul movimento turistico per la festività dell’Epifania mostrano un Paese che torna ad essere prudentemente ottimista – dice il presidente Federalberghi Bernabò Bocca – Sembra che gli italiani si stiano risvegliando da una sorta di stasi, provocata dall’onda d’urto della crisi, mettendo tra le priorità il progetto-viaggio, principalmente in Italia e per un periodo di tempo economicamente sostenibile”.

“Lo scenario che si è configurato conferma il trend di crescita registrato a Natale e Capodanno – prosegue il presidente di Federalberghi – il giro di affari previsto tocca i 577 milioni di euro, con un incremento consistente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”. I dati vengono da un’indagine realizzata col supporto dell’istituto ACS Marketing Solutions i primi di dicembre ascoltando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) 3.003 persone maggiorenni.

Cosa emerge? Circa 2 milioni e 662 mila italiani (+10,7% rispetto allo scorso anno) saranno in movimento durante il fine settimana dell’Epifania. Nel 95,2% dei casi la destinazione prescelta sarà l’Italia. Fra i vacanzieri, 1 milione 455 mila si metterà in movimento esclusivamente per l’Epifania, 367mila sono già in viaggio da Capodanno e ben 840 mila hanno optato per la vacanza “lunga”, dal Natale alla Befana.

Chi parte in occasione dell’Epifania si ferma fuori casa per circa tre notti, con una spesa media a persona stimata in 397 euro, di cui 387 euro per chi rimarrà in Italia e 594 euro per chi sceglierà l’estero. Il giro di affari si attesterà sui 577 milioni di euro (contro i 437 dell’Epifania 2017, con un incremento del +32%). In realtà l’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici nel 32,7% dei casi (era il 36,7% lo scorso anno), seguito dall’albergo con il 26,1% (rispetto al 20,1% del 2017).

Per chi invece non è partito? La ragione principale è di sicuro quella economica, anche se Federalberghi rileva un calo di quanti adducono come prima motivazione la mancanza di risorse. Dice infatti l’associazione: “A conclusione delle festività, è possibile tracciare un bilancio dei motivi di “non vacanza”. Il numero di coloro che rinunciano alla vacanza per motivi economici è, come di consueto, consistente (45,2%) ma in netto calo rispetto allo scorso anno (51,1%). Il 21,4% è rimasto a casa per motivi di salute, il 18,1% per motivi familiari e il 14,3% a causa di impegni di lavoro. Da citare anche un 13,1% che farà le vacanze in un altro periodo”.


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