Treni, Autorità Trasporti: pendolari penalizzati
Imporre livelli minimi di qualità nei trasporti ferroviari regionali, quindi per i treni pendolari e per i tantissimi lavoratori che oggi giorno viaggiano su quelle linee, è una priorità. Anche perché il quadro attuale è sconfortante. Solo il 44% dei contratti di servizio si preoccupa di assicurare che i treni non siano sovraffollati. Solo il 6% prevede che il servizio sia puntuale. Assoutenti chiede che puntualità e rimborsi siano garantiti a tutti i pendolari.
Entro la fine dell’anno saranno resi obbligatori i nuovi livelli minimi di qualità, cioè le prestazioni minime che vanno assicurate in tutti i nuovi contratti di servizio di trasporto gravati da obblighi di servizio pubblico. Lo ha detto nei giorni scorsi, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Autorità dei Trasporti Andrea Camanzi, che ha illustrato fra l’altro il quadro della situazione per la qualità dei trasporti ferroviari regionali, niente affatto esaltante. I pendolari sono penalizzati anche dal fatto che i ticket elettronici non siano previsti. Ha detto Camanzi: “Risulta che solo il 44% dei contratti di servizio in essere si preoccupa di assicurare che i treni non siano sovraffollati. Solo il 6% prevede che il servizio sia puntuale, una puntualità che viene peraltro misurata solo alla destinazione finale, non anche nelle fermate intermedie. E non basta: solo un contratto di trasporto ferroviario regionale chiede alle imprese di rendere disponibili biglietterie telematiche; ciò a fronte di un 75% di utenti che usa uno smartphone. Rispetto ai passeggeri dell’Alta Velocità che ormai comprano i biglietti online, i pendolari in questo modo sono penalizzati”.
Assoutenti richiama le dichiarazioni dell’Autorità per ribadire che da anni sta chiedendo “regole univoche e certe su tutti i contratti di servizio per il trasporto ferroviario, siano essi quelli delle Regioni o quelli del MIT per gli IC”. L’associazione chiede che col prossimo anno gli impegni di qualità siano di fatto più stringenti. “A tutela dei diritti della generalità dei pendolari italiani – ha detto Furio Truzzi, presidente di Assoutenti – chiediamo all’ART di imporre alle imprese ferroviarie, a partire dal 1° gennaio 2018, che la puntualità di tutti i treni sussidiati italiani (regionali e IC) sia disciplinata da due regole ferree: un arrivo puntuale è considerato se il treno arriva entro 4 minuti e 59 secondi dall’orario previsto; la puntualità non va misurata da origine a destinazione ma anche nelle tratte intermedie percorse dal treno”. Secondo Assoutenti, il mancato rispetto di questi due parametri “dovrà essere automaticamente trasformato in bonus per tutti i pendolari, entro 30 giorni dalla verifica dei dati tratta per tratta”.
Notizia pubblicata il 24/11/2017 ore 15.15