L’autunno è ormai arrivato e con lui anche i primi freddi e le giornate più corte. Si passano più ore a casa o comunque in luoghi chiusi, al caldo dei termosifoni o di un camino, in compagnia di altre persone. Un mix di elementi che rappresenta il terreno ideale per il diffondersi dei classici mali di stagione. Influenza ma non solo: raffreddore, mal di gola, tosse e a volte anche mal di pancia e nausea.

Uno starnuto, poi una raffica di “etciù” e il naso comincia a congestionarsi senza via di scampo. Oppure la gola che inizia a “grattare” e dà il via ai primi colpi di tosse che sono il preludio di notti insonni in preda a crisi che lasciano senza respiro. Alla comparsa di questi segnali, scatta immediato l’allarme influenza.

In realtà non sempre si tratta del virus dell’influenza stagionale. Molto più di frequente ci si trova di fronte a forme parainfluenzali che guariscono nel giro di pochi giorni mettendo in pratica le giuste strategie.

Prendiamo in considerazione ad esempio il caso della tosse che probabilmente rappresenta uno dei malesseri più fastidiosi e a volte persistenti che si manifestano tra l’autunno e l’inverno. Innanzitutto proviamo a capire cos’è la tosse. Si tratta, spiega NeoBorocillina, marchio storico per il trattamento delle patologie invernali, di un meccanismo fisiologico di difesa del nostro organismo, per mantenere libere le vie respiratorie. Grazie al riflesso della tosse, vengono espulsi agenti patogeni, irritanti o ostruenti che possono interferire con la normale attività respiratoria.

La tosse però è un sintomo respiratorio difficile da analizzare, che può essere il campanello d’allarme di oltre 100 patologie. La principale differenza che si può tracciare è sicuramente quella che distingue la tosse grassa (o produttiva) dalla tosse secca (o improduttiva). Anche in questo caso, NeoBorocillina spiega le differenze della tosse secca e tosse grassa, mettendo a punto un’infografica riassuntiva che aiuta a distinguere le due tipologie, suggerendo anche degli accorgimenti di prevenzione. No agli sbalzi di temperatura e alla permanenza prolungata negli ambienti troppo secchi; no anche al fumo e a tutte le situazioni in cui il rischio di contagio può essere più alto.

Dormire a pancia in giù o in posizione semiseduta sono strategie ottimali per limitare le crisi di tosse notturna. Per la tosse secca, è meglio prediligere luoghi con aria pulita, bere molti liquidi e fare ricorso a un buon sedativo per la tosse. Se il problema invece è la tosse grassa, bisognerebbe fare attenzione a non ingoiare il muco e scegliere un mucolitico efficace.

Ad ogni modo, per scongiurare il pericolo di ammalarsi basta seguire alcune semplici regole, prima fra tutte quella di dormire a sufficienza: almeno sette ore a notte per gli adulti. Pare infatti che la carenza di sonno, specie se cronica, comporta l’abbassamento delle difese immunitarie. Un’alimentazione sana e regolare è un altro aspetto da non sottovalutare: non saltare mai la colazione, fare tre pasti completi che comprendano sempre frutta e verdura, evitare bibite e cibi con troppo zucchero che rallentano la funzione immunitaria. Inoltre non arrivare affamatissimi al pasto perché il corpo percepisce il digiuno come uno stress importante. Inoltre, fare un po’ di moto ogni giorno aiuta a riattivare la circolazione del sangue potenziando la funzione immunitaria.

Mai dimenticare di lavarsi le mani prima di mangiare o toccarsi il naso, la bocca, gli occhi. Infine, non bisogna sottovalutare lo stress quotidiano e l’umore con cui affrontiamo le giornate. Se la vita è troppo piena di impegni e frenetica, bisogna darsi un tempo per recuperare e circondarsi di persone con le quali si sta bene è tra i fattori in grado di ricaricare il sistema immunitario.


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