Quest’estate, per chi ha varcato i confini nazionali ed è andato a villeggiare fuori in un altro paese europeo, è stata la prima stagione di viaggi senza costi di roaming. Dal 15 giugno 2017, infatti, i cittadini europei possono utilizzare il proprio telefono cellulare (chiamate, SMS e dati) quando viaggiano nell’UE senza sostenere costi aggiuntivi. Ciò significa che i viaggiatori possono utilizzare il cellulare all’estero proprio come a casa, senza temere bollette telefoniche elevate.

A giudicare dalle opinioni raccolte da un sondaggio di Eurobametro Flash nel mese di agosto, pubblicato oggi, la maggior parte degli europei riconosce i vantaggi del roaming senza costi aggiuntivi. Il sondaggio rivela che il 71% degli europei è a conoscenza del fatto che sono state abolite le tariffe di roaming e che il 72% pensa di poterne beneficiare, o che qualcuno dei suoi conoscenti ne potrà beneficiare. La percentuale di cittadini a conoscenza delle nuove norme sale all’86% tra coloro che hanno viaggiato dopo il 15 giugno.

Per dieci anni prima di questa data la Commissione si è adoperata per ridurre e infine eliminare i costi di roaming imposti dagli operatori di telecomunicazioni ai clienti nel momento in cui utilizzavano il loro dispositivo mobile dopo aver attraversato la frontiera, per vacanza o per viaggio d’affari.

Tra il 2007 e il 2016 i prezzi del roaming sono scesi di più del 90% e l’ultima flessione si è registrata nell’aprile 2016. Nel 2015, sulla base di una proposta della Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno convenuto di abolire le tariffe di roaming per chi viaggia nell’UE. A tal fine, come richiesto dal Parlamento europeo e dal Consiglio, la Commissione ha adottato un meccanismo sulla politica di utilizzo corretto e sulla sostenibilità nel dicembre 2016 e ha formulato proposte per nuovi prezzi di roaming all’ingrosso.

Quando si spostano nell’UE le persone vogliono utilizzare il telefono cellulare come se fossero nel loro paese, senza temere bollette esorbitanti”, ha commentato Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, “E gli operatori di telefonia mobile stanno investendo nelle reti per soddisfare l’aumento della domanda. La nuova normativa dell’UE sulle telecomunicazioni, che incoraggerà questi investimenti, dovrebbe essere adottata dal Parlamento europeo e dagli Stati membri nel più breve tempo possibile”.

Il sondaggio Eurobarometro Flash sul roaming mostra come siano già ampiamente cambiate le abitudini delle persone nell’uso del telefono cellulare dall’estero. La percentuale di viaggiatori che utilizzano il traffico di dati mobili in roaming con la stessa frequenza che a casa è raddoppiata tra coloro che hanno viaggiato dopo il 15 giugno 2017 (31%) rispetto a coloro che hanno viaggiato nel corso dei mesi precedenti (15%).

In forte calo anche la percentuale di viaggiatori che non ha mai utilizzato il traffico di dati mobili all’estero (21%) rispetto ai mesi precedenti a tale data (42%). In generale, diminuisce l’uso limitato della telefonia mobile all’estero: meno passeggeri spengono il telefono cellulare (12%) rispetto a prima del 15 giugno (20%).

L’impatto dell’abolizione delle tariffe di roaming sull’uso del telefono cellulare all’estero è confermato dal raffronto dei dati con quelli di un sondaggio Eurobarometro effettuato nel 2014, dal quale emergeva un uso del roaming ancora più limitato rispetto ai mesi precedenti al 15 giugno 2017.

Tuttavia, in confronto all’uso del telefono cellulare nel paese d’origine, anche dopo il 15 giugno 2017 il 60% dei viaggiatori ha continuato a limitarne l’uso mentre era in viaggio in un altro paese dell’UE.

Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, ha dichiarato: “Questo è un esempio di come l’UE migliora concretamente la vita dei cittadini europei. Il roaming a tariffa nazionale funziona: i consumatori manifestano il loro apprezzamento, i consumi crescono e la domanda di servizi mobili durante gli spostamenti nell’UE è molto alta. Un vantaggio sia per i consumatori che per gli operatori”.

Gli operatori di telefonia mobile già osservano nelle loro reti un cambiamento nelle abitudini dei viaggiatori. Numerosi operatori hanno segnalato un aumento importante del traffico dati dovuto all’utilizzo in viaggio, aumentato esponenzialmente quest’estate rispetto all’estate 2016 (da 3 a 6 volte e, in alcuni casi, anche di più). Sebbene una parte di questo aumento sia dovuta alla generale crescita tendenziale dei consumi di traffico dati sui mercati nazionali rispetto all’anno precedente, una parte sostanziale può essere attribuita alle nuove norme sul roaming. Anche se meno accentuato, è significativo anche l’aumento delle chiamate in roaming. In risposta a questa evoluzione, nelle zone turistiche gli operatori di telefonia mobile segnalano importanti investimenti nelle proprie reti per cogliere l’opportunità rappresentata dall’aumento della domanda da parte dei viaggiatori.

Dopo la prima estate senza costi di roaming aggiuntivi, si osserva che, in generale, gli operatori di telefonia mobile rispettano le nuove norme. La Commissione, in stretta cooperazione con le autorità nazionali di regolamentazione, che sono direttamente responsabili dell’attuazione, continuerà a monitorare l’evoluzione dei mercati della telefonia mobile negli Stati membri per garantire che gli operatori continuino a rispettare le nuove norme e che i consumatori beneficino dell’abolizione delle tariffe di roaming.

 

Notizia pubblicata il 26/09/2017 ore 17.09


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