Via libera dell’Antitrust a Intesa SanPaolo per l’acquisizione di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha infatti esaminato l’acquisizione, da parte di Intesa, “attraverso un’unica operazione, di rami di azienda costituiti da un insieme di attività,  passività e rapporti giuridici di Veneto Banca e di BPVI “ e ha deciso di non avviare istruttoria. La comunicazione è contenuta nell’odierno bollettino dell’Autorità, chiamata a valutare il profilo di concentrazione dell’operazione. L’Antitrust ha concluso che, considerato anche la “comprovata mancanza di interesse” nell’acquisizione di rami di impresa da parte di altri operatori di mercato, “non si ritiene che la concentrazione in esame sia idonea a pregiudicare l’assetto concorrenziale dell’offerta in alcuno dei mercati rilevanti”.


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L’operazione, ricorda l’Antitrust, “è finalizzata a trovare una soluzione allo stato di crisi registrato da BPVI e Veneto Banca”. Dopo aver esaminato l’assetto dei mercati di riferimento, anche considerando l’offerta bancaria esistente da parte di altri istituti, l’Autorità conclude: “In ragione delle peculiarità del contesto in cui l’Operazione si realizza, si ritiene che complessivamente l’operazione non sia idonea a restringere in modo significativo l’offerta e non sia suscettibile di incidere in maniera determinante sull’assetto concorrenziale dei mercati della raccolta bancaria nelle province interessate, anche in considerazione della circostanza che in assenza dell’operazione vi potrebbe essere una contrazione dell’offerta ben maggiore”.

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