Memorie bugiarde Samsung, confermata class action Altroconsumo
Smartphone e tablet con una memoria più piccola di quello indicato sulla confezione d’acquisto. A mettere in evidenza questa strana anomalia era stato Altroconsumo nel mese di luglio del 2016.
Secondo raccolti da Altroconsumo in seguito alle analisi condotte su alcuni prodotti dell’azienda coreana, sembrerebbe infatti che circa un terzo dello spazio disponibile per immagazzinare dati sia preventivamente occupato dal sistema operativo e da una serie di app preinstallate.
Altroconsumo aveva dichiarato quanto scoperto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Già nel 2014 l’Agcm ha sanzionato Samsung per pratica commerciale scorretta per aver deliberatamente alterato i dati relativi alla memoria dei propri dispositivi mobili. Il consumatore, infatti, acquistava un telefono o un tablet credendo, ad esempio, di avere a disposizione 16 GB e, al primo avvio, ne trovava circa un terzo o addirittura la metà in meno. Le analisi tecniche condotte dall’organizzazione hanno dimostrato che lo scostamento tra memoria dichiarata e memoria effettiva può arrivare fino al 40%.
Per questi motivi, Altroconsumo aveva avviato una class action per chiedere un risarcimento per tutti quei consumatori che hanno scelto un prodotto in base a determinate caratteristiche che al momento dell’acquisto non si sono rilevate reali. Una pratica commerciale ingannevole realizzata da Samsung che ha alterato le scelte dei consumatori, determinati all’acquisto di prodotti che in realtà non possedevano le caratteristiche tecniche indicate.
Questa mattina, il Tribunale di Milano ha rigettato il reclamo di Samsung contro la class action per le memorie bugiarde. I giudici hanno confermato integralmente l’ordinanza del Tribunale del 10 novembre 2016 che dichiarava ammissibile l’azione di classe voluta fortemente dall’Organizzazione indipendente di consumatori.
Ivo Tarantino, responsabile Relazioni esterne Altroconsumo: “Rispedito al mittente il clamoroso tentativo senza successo da parte di Samsung di far cadere l’azione di classe in extremis. Per Altroconsumo un’altra vittoria a favore dei consumatori. Ora l’azione andrà avanti con la raccolta delle adesioni prevista a partire dal 1 luglio prossimo.”