Nuovo numero della rubrica “HC Casa&Condominio” grazie alla quale portiamo alla vostra attenzione interessanti informazioni che riguardano la gestione delle nostre abitazioni e non solo. Oggi vi proponiamo un articolo che può aiutare a chiarire alcuni aspetti legati allo strumento del mutuo per il consolidamento dei debiti”.

L’acquisto di una prima casa resta, a dispetto della crisi economica, il sogno (neanche tanto) nascosto degli italiani. Non appena l’economia italiana ha riconquistato un minimo livello di stabilità, infatti, il mattone è ritornato ad essere la forma di investimento per eccellenza, grazie alle sue garanzie di sicurezza a lungo termine.

Dati alla mano, si può effettivamente constatare che dopo un periodo di calo dovuto agli effetti negativi indotti dalla crisi economica, il 2016 ha rappresentato l’anno di svolta che ha deviato la tendenza negativa, nella direzione di un periodo di crescita economico. Lo scorso anno segna numeri in positivo per il credito alle famiglie: le richieste di nuovi mutui e le surroghe sono aumentate del 13,3% rispetto all’anno precedente, mentre la domanda di prestiti è aumentata del 7,4%.

Pochi giorni fa, l’ABI (Associazione bancari italiana), nel rapporto mensile per il mese di aprile, ha confermato la ripresa del mercato dei mutui, inizialmente colta con l’impennata dei nuovi mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,5% rispetto a marzo 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).

Quanto ai tassi, ad aprile 2017, i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si collocano su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,82%, minimo storico (2,83% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese risulta pari a 1,71%, era 1,66% il mese precedente (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si attesta al 2,14%, (2,11% a marzo 2017, 5,72% a fine 2007).

Il quadro è migliorato, dunque. Le condizioni di accesso al credito si sono mantenute favorevoli e le famiglie sono state incentivate a rivolgersi a banche e finanziarie per i progetti di acquisto casa e per sostenere i consumi. Il progressivo recupero con un ritorno ai volumi delle richieste di credito pre-crisi delle riflette una rinnovata intenzione degli italiani a sostenere i propri acquisti attraverso l’accensione di un finanziamento così come l’acquisto di un immobile tramite un mutuo.

Tuttavia, la diffusa situazione di avere più prestiti in corso e di dover ricordare diverse scadenze mensili, ha portato molte famiglie a sovraindebitarsi. Per evitare condizioni di questo tipo, l’ordinamento italiano ha introdotto lo strumento del mutuo consolidamento debiti. Si tratta di una forma di finanziamento che raccoglie tutti i prestiti in corso in una sola rata mensile, più bassa della somma delle singole rate accorpate: una soluzione che può rendere più semplice riuscire a saldare i debiti contratti.

Il ricorso allo strumento del mutuo consolidamento debiti è possibile sia nel caso in cui i diversi debiti siano stati contratti con lo stesso istituto bancario, sia che siano stati contratti con banche diverse. Il nuovo prestito ottenuto potrà essere restituito in un periodo più lungo oppure essere estinto in qualsiasi momento.

Per quanto riguarda il “come ottenere mutuo consolidamento debiti” occorre avere un’età compresa tra i 18 e 75 anni, un contratto a tempo indeterminato (o comunque poter dimostrare di avere un reddito) o percepire una pensione. Il finanziamento non può invece essere concesso se si è stati segnalati come “cattivi pagatori”. In questo caso si potrà eventualmente ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio.

Permettere alle famiglie una pianificazione finanziaria a lungo termine più semplice è sicuramente il vantaggio principale del mutuo consolidamento debiti. Tuttavia, bisogna anche prendere in considerazione che l’allungamento del periodo di restituzione fa aumentare i costi del finanziamento, primi fra tutti gli interessi più alti sulla cifra ottenuta in prestito.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)