Medicinali per epatite C acquistati all’estero: via libera dal Ministero della Salute
Via libera all’acquisto di farmaci generici all’estero per curare l’epatite C, anche tramite internet. Con l’ultima circolare, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha introdotto due importanti novità per chi non rientra nei criteri per ottenere il farmaco gratis e vuole andarlo a comprare all’estero o farselo spedire. La prima riguarda la possibilità al cittadino italiano di portare con sé in Italia medicinali acquistati all’estero, purchè destinati a uso personale per un trattamento terapeutico non superiore a 30 giorni.
“Nelle ultime settimane – dichiara Lorenzin – abbiamo avuto molte segnalazioni da parte di cittadini che importavano dall’estero farmaci autorizzati in quei paesi ma non Italia e venivano bloccati alla Dogana, anche se in possesso di regolare ricetta come vuole la legge”. Lo stop a questi farmaci avveniva sulla base di una interpretazione restrittiva della normativa vigente, ritenendo, contro l’evidenza scientifica, che fossero identici due farmaci anche se vi fosse diversità di dosaggio, eccipienti, modalità di somministrazione. Per questo il Ministero ha deciso di intervenire in maniera chiara e perentoria, chiarendo soprattutto che non può sussistere una valida alternativa terapeutica per il paziente italiano quando il farmaco autorizzato in Italia non è accessibile a tutti perché troppo costoso come avviene con i farmaci contro l’epatite C.
L’altra novità riguarda l’acquisto su internet, che fino a ora non era ancora riconosciuto, di farmaci di provenienza accertata e che siano accompagnati da ricetta firmata dal medico e inviata al ministero. La circolare del ministero arriva dopo che l’Aifa ha esteso i criteri per l’accesso ai farmaci per curare l’epatite C, rendendoli accessibili a tutti i malati. Fino a ora per ottenere questi medicinali gratuitamente bisognava rientrare in determinati criteri. Nonostante i passi avanti fatti dall’Aifa e dato l’alto numero di persone, i tempi per iniziare la terapia sono diventati lunghi per cui molti italiani hanno deciso di acquistare i farmaci all’estero, addirittura in India. L’insorgere di enormi ostacoli burocratici come quello dei continui fermi alla Dogana e le lamentele dei cittadini hanno spinto il Ministro a emanare la circolare, nella speranza che l’Aifa continui la strada intrapresa con i farmaci dell’epatite C e si imponga con le case farmaceutiche per ottenere prezzi di mercato più concorrenziali. Nella circolare non si parla solo dei medicinali anti-epatite C, e questo rende il provvedimento applicabili anche a tutti quelli innovativi per curare malattie gravi.
di Ludovica Criscitiello