Commissione Ue vara piano d’azione per servizi finanziari ai consumatori
All’orizzonte della Commissione europea c’è il mercato unico dei servizi finanziari. Qualcosa di ancora lontano, se è vero che quando i cittadini non si muovono nei confini del proprio Stato ma in ambito transfrontaliero per un conto corrente o un’assicurazione tutto diventa più complicato. Avere prodotti migliori e più scelta per i consumatori europei, rafforzando la concorrenza e superando le barriere nazionali, è dunque l’obiettivo del Piano d’azione per i servizi finanziari destinati ai consumatori che è stato presentato oggi dalla Commissione europea.
Il Piano d’azione definisce una tabella di marcia per i lavori futuri. E prevede, per molti campi, il coinvolgimento di autorità nazionali di vigilanza, fornitori di servizi e organizzazioni dei consumatori. Il documento illustra le modalità per offrire ai consumatori europei una scelta più ampia di servizi finanziari e un migliore accesso in tutta l’UE, spiegano da Bruxelles, sottolineando quanto questa iniziativa sia centrata sulla tecnologia – i servizi online innovativi saranno fondamentali per un mercato dei servizi finanziari più integrato, e per questo la Commissione sta per pubblicare una consultazione sulla tecnologia e sull’impatto che questa ha nei servizi finanziari (la cosiddetta “FinTech”).
Il mercato unico dei servizi finanziari esige il rafforzamento della concorrenza e l’ampliamento della scelta, in modo che i consumatori “possano beneficiare – dice la Commissione europea – di servizi finanziari di migliore qualità e a prezzi più bassi (conti bancari, assicurazione auto, trasferimenti di denaro) sia nel proprio paese che all’estero”. Spiega Věra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere: “Se il diritto di circolare liberamente all’interno dell’Unione europea continua a essere il più apprezzato tra i diritti dei cittadini europei, i consumatori dell’UE incontrano ancora troppi ostacoli nella loro vita quotidiana; che si tratti dell’apertura di un conto in banca, della stipula dell’assicurazione per l’auto o della richiesta di un prestito: non appena diventa una questione transfrontaliera, le cose si complicano. Oggi definiamo un piano volto a fornire ai consumatori prodotti migliori e più ampie possibilità di scelta, migliorando la chiarezza e la tutela dei servizi finanziari.”
Il Piano vuole dunque abbattere le barriere nazionali: attualmente solo il 7% dei consumatori acquista servizi finanziari in un altro Stato dell’UE. E invece i consumatori dovrebbero poter scegliere fra una vasta gamma di servizi finanziari disponibili in tutta l’Unione, con la garanzia del miglior rapporto qualità/prezzo e di adeguate tutele, mentre la distinzione fra fornitori nazionali ed esteri – dicono da Bruxelles – in un vero mercato unico “dovrebbe essere irrilevante”.
Per arrivare al mercato unico dei servizi finanziari ci sono tre settori sui quali è necessario intervenire. Uno riguarda il rafforzamento della fiducia dei consumatori e l’offerta dei mezzi necessari per acquistare servizi dove vogliono, nel proprio paese o in un altro Stato Ue, “per esempio facendo in modo che i conducenti possano far applicare la loro classe di merito (“bonus-malus”) all’estero, riducendo le tariffe per le operazioni transfrontaliere in valute diverse dall’euro e procedendo verso una maggiore trasparenza dei prezzi dell’assicurazione per le auto a noleggio”, spiega la Commissione europea. Il secondo settore di intervento è la riduzione degli ostacoli giuridici e normativi che le imprese incontrano quando si espandono all’estero. Terzo ambito di intervento è lo sviluppo di un contesto digitale che aiuti questo mercato e limiti gli ostacoli esistenti, ad esempio nei servizi per verificare l’identità dei clienti.