HC vola a Malta. European Consumer Day: la sfida del mercato unico digitale
Digital Single Market, Big Data, commercio elettronico e tutela dei diritti del consumatore. La rivoluzione tecnologica in atto è di tale portata che fermarsi a riflettere su quello che sarà il prossimo futuro è inevitabile. Con questa intenzione fervono i preparativi per lo European Consumer Day organizzato dal Comitato Economico e Sociale Europeo che si svolgerà a Malta il prossimo 21 marzo. Consumatori, decisori politici e esperti di tecnologia cercheranno di trovare risposte a diverse e interessanti questioni: quali conseguenze legate al digitale possono essere attese nel prossimo futuro nella nostra vita quotidiana? Siamo al sicuro quando condividiamo online i nostri dati? In che modo le tecnologie digitali sostengono il passaggio verso un’economia sostenibile? Come si può conciliare l’economia digitale e collaborativa con i diritti dei consumatori? L’obiettivo finale sarà quello di avviare un dialogo europeo che dia forma e concretezza al Mercato Unico Digitale.
Help Consumatori, unica testata consumerista italiana invitata, seguirà da vicino i lavori della giornata attraverso la cronaca live su twitter e Facebook e approfondimenti specifici sul sito del giornale che prenderanno spunto dal dibattito della giornata.
Diverse sono state le iniziative che le associazioni dei consumatori hanno messo in atto per celebrare la 18esima edizione della Giornata del Consumatore che si è svolta lo scorso 15 marzo.
Adiconsum ha deciso puntare su “la tutela dei giovani nel mercato digitale”, nell’ambito del progetto NO PROBLEM: assistenza, informazione, incontri con le Associazioni Consumatori. “Per rendere consapevoli le giovani generazioni”, afferma Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona, “sul sito del Centro Europeo Consumatori Italia (www.ecc-netitalia.it) è possibile partecipare al gioco online “e-consumer quiz” realizzato con lo scopo di educare i giovani ad un acquisto consapevole quando comprano online in Italia e nell’UE, informandoli sui loro diritti”. A disposizione dei consumatori, l’associazione ha poi pubblicato le guide per approfondire i temi relativi alla tutela del consumatore nei contratti conclusi a mezzo internet (www.adiconsumverona.it).
Nel settore dell’e-commerce le problematiche sono diverse e variegate e vanno dai tentativi di truffa, alla merce contraffatta, alle spedizioni che in alcuni paesi hanno prezzi superiori rispetto a quelli praticati ai consumatori residenti nello Stato del venditore.
“Il Mercato Unico Digitale deve funzionare bene affinché i consumatori di tutti gli Stati membri possano beneficiare ed usufruire dei vantaggi del Digital Single Market”, spiegano dal Centro Europeo Consumatori. Analizzando le statistiche della Rete dei Centri Europei Consumatori (ECC-Net) si evince però che questo Mercato non funziona ancora benissimo. Dei 38.048 reclami gestiti dalla Rete nel 2015 ben il 68% ha riguardato un prodotto o un servizio acquistato online.
Il CEC lancia quindi una campagna di informazione sul tema del commercio elettronico dedicando la comunicazione e l’informazione di questa settimana esclusivamente al mondo del commercio elettronico. Il CEC invita quindi i consumatori a seguire tutte le notizie su Twitter, sulla pagina Facebook del Centro e sul sito internet www.euroconsumatori.org.
Interessante anche il punto di vista di Adoc che si è soffermata sull’inevitabile cambiamento che l’affermarsi del mercato digitale avrà sulla tutela dei diritti dei consumatori. “Fino ad oggi il fulcro dell’attività di tutela dei consumatori si è basato sulla risoluzione ex post di ogni situazione di contrasto tra consumatore/utente e azienda”, dichiara Roberto Tascini, presidente dell’associazione, “un approccio di tipo legale e conflittuale, attuabile solo dopo che il consumatore ha subito un danno o una contrazione dei suoi diritti”. Fermo restando che questo tipo di attività è e sarà irrinunciabile, per offrire al consumatore una migliore difesa dei propri diritti nel mercato digitale, occorrerà intervenire anche ex ante, cercando di risolvere a monte ogni tipo di problema.
“L’attività delle Associazioni deve focalizzarsi sempre più sul confronto, sulla negoziazione e sul dialogo con le aziende e con tutti gli altri soggetti/attori del mercato. Occorre fornire sempre più strumenti capacitativi nelle mani del consumatore, improntati alla facilità d’uso, alla chiarezza e alla rapidità”, dicono da Adoc. “Dobbiamo promuovere la nascita e la crescita di un nuovo modello di consumatore: informato, consapevole, responsabile”.
Il quadro normativo italiano a difesa dei diritti dei consumatori è in linea con quello sviluppato dall’Unione Europea, basti pensare che oggi il consumatore può disporre del fondamentale strumento del Codice del Consumo, una preziosa risorsa per risolvere la maggior parte dei problemi che possono insorgere tra cittadino e azienda.
Se il quadro normativo si è arricchito a vantaggio del consumatore è grazie soprattutto alle numerose direttive comunitarie che nel corso degli anni sono intervenute a regolare alcuni dei settori chiave del diritto consumerista. Dalla sicurezza alimentare ai trasporti, dal roaming alle garanzie post compravendita, le politiche UE a difesa dei consumatori si sono contraddistinte per la continua ricerca di un’armonizzazione normativa transfrontaliera. Ma la strada per una difesa totale e organizzata dei diritti e degli interessi dei consumatori è ancora lunga e lastricata di ostacoli.