Alla larga dalle promesse dei “cacciatori di debiti”. “Il fenomeno delle agenzie debiti è sempre più diffuso. La rete e i social network sono pieni di annunci che promettono facili, ma ingannevoli, scappatoie da situazioni di indebitamento. Si tratta di soggetti che, in alcuni casi, approfittano delle difficoltà dei debitori e rischiano di aggravarne ancora di più la posizione con ulteriori e inutili spese, senza di fatto migliorarne la loro situazione debitoria”: queste le parole rilasciate oggi dal presidente di Unirec Marco Pasini alla trasmissione Cuore e Denari di Radio24. Pasini è intervenuto a sostegno della campagna contro i “cacciatori di debiti” lanciata dal Movimento Difesa del Cittadino.

Unirec (l’Unione delle imprese di recupero crediti) ha ribadito l’importanza dell’attività di recupero crediti svolta a livello professionale: l’associazione, che rappresenta circa l’80% del mercato, con oltre 200 imprese associate, lavora nel rispetto di codici deontologici di condotta regolamentati e condivisi con le principali Associazioni dei consumatori e con le Authorities. “Con le Associazioni dei consumatori – ha ricordato Pasini – abbiamo un rapporto di collaborazione, consolidato da anni, attraverso la Fondazione Forum Unirec-Consumatori, il cui obiettivo è proprio la definizione di buone prassi e l’applicazione di precisi principi di professionalità cui si impronta il nostro lavoro. Abbiamo definito insieme a loro il “Codice di condotta per i processi di gestione e tutela del credito” che integra pienamente il vademecum del Garante privacy e prevede tutte le modalità con cui può essere svolta l’attività di recupero crediti, dagli orari alla frequenza delle telefonate”.

L’attività di recupero crediti professionale può rappresentare un aiuto per sfuggire alle promesse non realistiche sulla gestione del proprio debito. Dice Pasini: “Le nostre aziende svolgono un’attività negoziale che consente al cittadino debitore di individuare le migliori condizioni di pagamento, compatibilmente con la propria capacità esdebitativa, attraverso piani di rientro sostenibili, con condizioni applicabili certamente più realistiche rispetto alle promesse mirabolanti dei cacciatori di debiti senza rischiare l’attivazione di procedure giudiziali”.


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