Pendolaria, Legambiente Lazio: a Roma situazione pessima
La nota dolente è la Capitale. Mentre nel Lazio la situazione del trasporto ferroviario e pendolare sta un po’ migliorando, grazie a recenti investimenti e al nuovo contratto di servizio fra Regione e Trenitalia, la situazione a Roma è decisamente pessima: la Roma-Lido e la Roma-Viterbo sono da anni fra le linee peggiori d’Italia e a questo ritmo ci vorranno ottant’anni per recuperare la distanza dalle altre capitali europee. Lo ribadisce Legambiente Lazio di fronte ai dati di Pendolaria 2016.
Il focus sul trasporto nel Lazio dice che nella regione ci sono ben 540mila pendolari sulle tratte ferroviarie, quasi tutte tra i primissimi posti nella classifica delle più frequentate. I treni? Nel Lazio ci sono un totale di 383 treni, la cui età media è di 16,9 anni (a fronte di una età media nazionale di 17,2 anni) mentre il 27,1% dei treni ha più di 15 anni (il 69% in Italia). A Roma e per le linee ATAC la situazione va decisamente peggio, i 154 tram romani (ce ne sono ben 663 a Milano e 189 a Torino), hanno una media età di 22,1 anni (media nazionale 13,5) mentre tutti hanno più di 15 anni (in Italia il 30%). C’è un miglioramento, afferma Legambiente Lazio, ma riguarda solo i pendolari che viaggiano sulle linee della Regione gestite da Trenitalia: “Si sta infatti sostituendo ben l’80% del materiale rotabile grazie ai fondi regionali e al contratto di servizio che ha già permesso la messa su binario di 36 nuovi treni tra Jazz e Vivalto e di programmare la sostituzione di altri treni. Da nuovo contratto di servizio firmato alla fine del 2016 tra Regione e Trenitalia – prosegue la sigla ambientalista – si prevede uno stanziamento annuale a Trenitalia di 225 mln di euro con un investimento complessivo di 539,2 milioni di euro (444,2 mln da Trenitalia e 95 mln dalla Regione Lazio) e grazie a queste risorse saranno acquistati 15 nuovi treni jazz, 114 nuove vetture Vivalto e sarà effettuato il revamping di 46 treni ad AF”.
Diverso invece il caso delle linee gestite da Atac. I treni sono vecchi, sporchi e sempre in ritardo. Le linee Roma-Lido di Ostia e Roma-Viterbo sono considerate tra le peggiori d’Italia da anni. Roma non ha visto realizzare nel 2016 nessun centimetro di tram, metro o nuovi binari ferroviari, mentre nel 2015 erano stati aperti 6,9 km di linee metro tra prolungamento della B1 (1,5 km) e della C (5,4 km). A oggi l’unico progetto finanziato riguarda il prolungamento di 3,6 chilometri della metro C fino a Colosseo, mentre non è aperto nessun cantiere di tram. “C’è un miglioramento sul fronte dei treni regionali del Lazio con il nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia al quale però corrisponde una sempre scadente offerta di spostamento per le linee gestite da ATAC a Roma – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – in più lo sviluppo della mobilità su ferro è completamente immobile nella Capitale, considerando che nel 2016 non c’è stato neanche un metro di nuovi binari. È evidente che se gli investimenti sulle ferrovie regionali stanno dando un’accelerazione al miglioramento della qualità di viaggio sui treni nel Lazio, altrettanto non avviene a Roma. La Capitale, a questo ritmo di messa su strada di nuovi binari, impiegherà 80 anni per adeguarsi allo standard delle grandi città europee”. Intanto – prosegue Legambiente Lazio – è dei giorni scorsi il finanziamento regionale per ATAC di 85 milioni da investire sulle linee Roma-Lido e Roma-Viterbo e il cambio di gestione dei tracciati e delle stazioni delle stesse ferrovie che passano a RFI.