Oltre diecimila euro, tra indennizzi e storni di fatture: è il bilancio più che positivo di due nuove vittorie conseguite dal Movimento Difesa del Cittadino grazie alle recenti delibere del Corecom Umbria (la n. 74/2016 e la n. 78/2016). Si tratta di due storie diverse, ma che vedono entrambi gli utenti “ostaggio” di gravi disservizi. Nel primo caso, il corto circuito si verifica al momento della richiesta del declassamento della linea telefonica da business a residenziale. L’operatore anziché declassare la linea interrompe tutti i servizi e attiva una nuova linea, continuando però ad addebitare costi per entrambe, sul conto corrente dell’utente. La vecchia linea va perduta per sempre, con grave danno per l’utente che ne faceva uso da diversi anni. Il Corecom ha accolto pressoché in toto le richieste di MDC, riconoscendo all’utente quasi seimila euro di indennizzi, oltre a storni di fatture e rimborsi degli indebiti.

telefonoNell’altro caso, una società chiede la migrazione della numerazione ad altro operatore, da quel momento riceve fatture da entrambi gli operatori finché addirittura gli viene interrotto il servizio. I due operatori si rimpallano le responsabilità ed entrambi sostengono di fornire il servizio. Ci è voluto oltre un anno, ma alla fine l’utente ha ricevuto giustizia e il Corecom, definendo la controversia, ha accertato le responsabilità del secondo operatore, condannandolo anche questa volta a stornare e rimborsare le fatture non dovute e ad un indennizzo di quasi cinquemila euro.

“In questi anni”, fanno sapere da MDC, “l’attività di tutela degli utenti di telefonia da parte dell’associazione si è contraddistinta attraverso l’assistenza agli utenti in sede di Corecom (delegato dall’Autorità per le comunicazioni alla conciliazione e definizione delle controversie), con centinaia di domande di conciliazione ed innumerevole delibere di definizione delle controversie, ottenendo indennizzi e storni per molte migliaia di euro”.

La telefonia, a differenza di molti altri settori, quali l’energia elettrica e il gas o il servizio idrico, ha una regolamentazione semplice ed incisiva a favore degli utenti rispetto alle moltissime pratiche commerciali scorrette che tanti operatori pongono in essere nei confronti degli utenti e un regolamento, definito dall’Autorità per le comunicazioni, che fissa indennizzi a favore degli utenti per le differenti fattispecie: interruzioni dei servizi, ritardo nella portabilità, mancato riscontro ai reclami etc.

Per tutelare i propri diritti”, afferma Valentina Bonaca, vicepresidente MDC Perugia, “è necessario che gli utenti non trascurino mai di fare reclami, preferibilmente scritti, e che in tutte le ipotesi in cui aprano una segnalazione/reclamo ai servizi clienti si facciano dare i codici reclamo”. “L’altra accortezza molto importante, soprattutto per le utenze business, è di non sottoscrivere mai contratti in bianco e di verificare sempre se i contratti prevedono attivazioni di nuove numerazioni anziché la portabilità delle vecchie e/o di servizi non richiesti”, conclude Bonaca.

Insomma, mai firmare fidandosi di ciò che viene detto verbalmente, visto che spesso il contratto sottoscritto non risulta poi conforme a quanto promesso telefonicamente o dal rappresentante di turno. In questo caso, infatti, a prevalere sarà quanto risulta dal contratto, salvo registrazione telefonica che smentisca ciò che è scritto nel contratto.


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