“Porre fine alla devastazione del quadrante storico più importante del mondo”. Promette ancora di non passare inosservata l’apertura del McDonald’s a Borgo Pio, centro storico di Roma, a due passi da San Pietro. L’apertura del fast food del colosso mondiale di hamburger e patatine fritte, finita pure sulla stampa internazionale, continua a far discutere. E oggi si registra la presa di posizione di Federconsumatori Lazio, decisamente critica. “Là dove i piccoli artigiani, le gallerie d’arte e le trattorie di cucina tradizionale chiudono con preoccupante frequenza, dove le piccole e medie imprese faticano ad arrivare e le tradizioni sono in continuo assedio, non è possibile – dice l’associazione – lasciar spazio ad una multinazionale come Mc Donald’s; che vendendo hamburger e patatine fritte snaturerebbe drasticamente il contesto sociale e culturale in cui verrebbe inserito”.

Federconsumatori Lazio ribadisce la sua lotta per la salvaguardia del patrimonio culturale di Roma, considerato di fatto a rischio: il fast food è accusato di minare la tranquillità della zona, portando ulteriori disagi alla viabilità e aggravando anche l’allerta sicurezza per un’area già sensibile.  “Oggi nella capitale non c’è una politica che qualifichi il centro storico – ha detto Luigi Agostini, presidente di Federconsumatori Lazio – L’amministrazione non vigila e non promuove alcuna iniziativa di salvaguardia e ripristino della cultura tradizionale del centro storico: è necessario che il Comuni fissi dei criteri! E’ necessario chiudere e vietare l’apertura di nuove attività dequalificanti e socialmente degradanti nel centro. La priorità è quella di porre fine alla devastazione del quadrante storico più importante del mondo, sempre più deturpato da luci al neon, cattivi odori, junk food e merce di bassa qualità, ripopolandolo di attività virtuose quali l’artigianato locale, il commercio a km zero, le botteghe d’arte.”


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