Preoccupati per l’indipendenza dei mezzi di informazione, che non consideran affatto liberi da pressioni politiche o commerciali. Con poca fiducia nei media – per molti cittadini questi non danno informazioni affidabili. E testimoni di diversi episodi di insulti e incitamento all’odio online nei confronti di giornalisti, blogger, attivisti dei social. Ecco la fotografia dei cittadini europei nei confronti di pluralismo dei media e democrazia che emerge da un recente sondaggio Eurobarometro.

I dati evidenziano un quadro piuttosto preoccupante, di poca fiducia e di inquietudine nei confronti dei media. In particolare, la maggioranza degli intervistati (57%) non ritiene i media nazionali esenti da pressioni politiche o commerciali e solo poco più della metà (53%) considera affidabili le informazioni divulgate dai media nazionali. Online i problemi ci sono e sembrano legati soprattutto ai discorsi d’odio: il 75% degli intervistati impegnati in discussioni sui social media è stato testimone o vittima di abusi online, di incitazione all’odio o di minacce, e di questi ultimi quasi la metà (48%) afferma che ciò li ha dissuasi dal partecipare ai dibattiti. Per contro, solo il 37% degli intervistati ritiene l’organo che vigila sui media audiovisivi nel loro paese libero e indipendente da pressioni. La fiducia nei confronti dei media è minore in particolare fra i cittadini meno abbienti e i meno istruiti.

I dati sono stati diffusi in previsione di una due giorni di Convegno sui diritti fondamentali da parte della Commissione europea. Ha detto il primo Vicepresidente Frans Timmermans: “La libertà e il pluralismo dei media sono il fondamento delle nostre società democratiche. Senza mezzi d’informazione di qualità, il dibattito pubblico non può svilupparsi. Per questo dobbiamo garantire che i giornalisti possano esercitare il loro mestiere in totale libertà. Perché le nostre democrazie funzionino correttamente, i cittadini europei devono avere fiducia nell’indipendenza della stampa.”

Per Věra Jourová, Commissaria responsabile per la giustizia, i consumatori e la parità di genere,“la diffusione dell’incitamento all’odio online rilevato dal nostro sondaggio Eurobarometro evidenzia l’impatto delle aggressioni e delle minacce rivolte ai giornalisti e ai nuovi soggetti operanti nel settore dei media. È un aspetto da affrontare con urgenza. I cittadini devono sentire di potersi esprimere liberamente nell’ambiente online e i giornalisti devono poter svolgere il proprio lavoro senza interferenze. La Commissione valuterà la protezione delle fonti giornalistiche e le norme sulle denunce di irregolarità nell’UE.”


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