Dopo il lavoro? Il volontariato. A Milano i pensionati diventano nuovamente protagonisti attraverso la solidarietà, il patto tra le generazioni e il filo della memoria storica. L’iniziativa – che rientra nell’ambito delle terza edizione del progetto Milanosifastoria – è promossa da Auser Milano e Comune ed è stata presentata il 9 novembre al Museo del Risorgimento di Milano all’interno del seminario “Dopo il lavoro: competenze e passioni per il bene comune”. L’obiettivo? Mettere in rilievo il ruolo attivo dei pensionati come cittadini impegnati nelle proprie comunità. Tante le attività proposte, molte delle quali ormai storiche: Nonno Amico, i Laboratori di Taglio e Cucito; l’Oasi di Pantigliate; I Cori dei volontari Auser; l’Accademia della Creatività e Solidarietà. Con questi progetti, le volontarie e i volontari spendono le proprie capacità professionali e sviluppano le proprie passioni in attività per il bene comune.

Ciascun progetto ha come fine la valorizzazione delle individualità e l’apertura al dialogo tra persone di età, generazioni, provenienze e generi diversi. Tra i progetti storici di Auser, ci sono sicuramente i Cori. Da quello delle Mondine, nato nel 1990 per valorizzare il canto popolare e protagonista allo spazio bambini di Expo Milano 2015, al coro Armonia costituito nel 2004 e premiato per il suo decennale dal Comune di Milano, al coro la Cumbricola de Tress, nato nel 2005 e composto in parte da ultra ottantenni con difficoltà motorie, che promuove la socializzazione e il contrasto alla solitudine.

Auser Milano collabora inoltre con l’Università della terza età attraverso i laboratori di cucito. Grazie all’attività volontaria di sarte professioniste in pensione, infatti, sono nate delle special class che permettono sia di acquisire capacità manuali, sia di sviluppare la creatività per realizzare manufatti anche con tessuti di riciclo. Esiste poi l’Accademia della Creatività e Solidarietà che ha tenuto il suo primo appuntamento pubblico a Milano nel 2010. Un luogo dedicato all’incontro e alla creatività artistica, dove il piacere estetico si lega all’impegno intellettuale e sociale: l’Accademia, infatti, collabora con il Gruppo Donne Auser affrontando tematiche di lotta alla violenza sulle donne. Di grande interesse sociale e ambientale, invece, il progetto Oasi di Pantigliate, inserito nel progetto nazionale intergenerazionale degli Orti di Auser, per la rigenerazione urbana, l’educazione ambientale e l’invecchiamento attivo di chi vi opera. Il progetto Oasi, concepito e realizzato tra il 1992 e il 1998 e affidato ad Auser nel 2001, è stato attivato per risanare una vasta area abbandonata e deteriorata. Si è così ricostituito un habitat naturale e protetto per forme di vita vegetali e animali, tipiche del territorio. A prendersene cura un gruppo di volontari pensionati, e col tempo anche tanti giovani, grazie ai quali l’Oasi è diventata un luogo di ritrovo aperto alla cittadinanza e alle scuole per visite guidate.

E poi c’è il progetto Nonno Amico. Nato nel 1999 con una convenzione fra l’Amministrazione Comunale, i Sindacati Confederali e dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL di Milano, il progetto oggi si è evoluto coinvolgendo, tra gli altri, le associazioni di volontariato milanesi Auser, Antea e Ada. Il progetto è sorretto dall’idea che la collaborazione delle persone anziane chiamati “Nonni Amici” favorisca l’integrazione sociale ed un positivo rapporto intergenerazionale nel momento particolare dell’entrata e dell’uscita da scuola dei bambini. Oggi i nonni amici sono 290 e 79 sono le scuole (45 elementari, 29 materne e 5 medie) a cui si aggiunge l’esperienza “A scuola ci andiamo da soli”, che consiste nell’accompagnare gli alunni lungo un percorso predefinito, nel quartiere fino a scuola, da parte dei nonni.

 

di Marianna Castelluccio


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