Secondo il Consiglio di Stato, intervenuto sul decreto attuativo sugli arbitrati per i risparmiatori che acquistarono obbligazioni subordinate da Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, non si comprende come possano rendersi compatibili le disposizioni tra indennizzi automatici e arbitrato, visto che una strada (la richiesta di indennizzo fortettario), esclude l’altra (l’arbitrato). “Ottima notizia”, commentano da Unione Nazionale Consumatori.Abbiamo sempre detto che era inaccettabile costringere il consumatore a giocare alla roulette russa, scegliendo preventivamente se rinunciare ai suoi diritti, accettando solo l’80% di quanto ha perso, oppure giocare il terno al lotto dell’arbitrato, sperando di vincere. Un dilemma del prigioniero vergognoso” dichiara Massimiliano Dona, Segretario dell’UNC.

“Ora arriva una conferma indiretta. Non è giusto costringere il risparmiatore a scegliere l’indennizzo, senza avere tutti gli elementi per poter decidere in merito all’arbitrato, a maggiore ragione se il Consiglio di Stato solleva problemi su questi elementi. Ora speriamo che si possano almeno riaprire i termini perché indennizzo ed arbitrato abbiano la stessa tempistica”, conclude Dona.


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