Si parla ancora di canone Rai. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in un’audizione alla Camera, ha dichiarato oggi che l’Agenzia ha fatto i salti mortali per rispettare la scadenza di luglio. “E’ vero, l’Agenzia delle entrate non è colpevole se il legislatore ha previsto il pagamento del canone già a luglio, ossia una tempistica irrealistica e assurda – commenta l’UNC – E’ il Governo che, non avendo dato agli italiani nemmeno i termini minimi previsti dallo Statuto del contribuente per far valere i propri diritti, ossia 60 giorni, ora deve intervenire, rinviando il pagamento del canone ad ottobre.
“Solo così l’Agenzia potrà riaprire i termini per la presentazione delle dichiarazioni di non detenzione. Altrimenti, per quanto si siano fatti salti mortali, l’incrocio dei dati darà luogo a migliaia di richieste indebite di pagamento e contestazioni da parte dei contribuenti, con un costo per la collettività non indifferente” dichiara Massimiliano Dona, Segretario dell’UNC. “A pagare per la scelta assurda del Governo di inserire il canone in bolletta, non sono gli evasori, ma gli onesti contribuenti che hanno sempre pagato e che sono stati costretti a compilare dichiarazioni complicate o che a luglio si ritroveranno doppie richieste di pagamento solo perché hanno utenze elettriche domestiche residenziali diversamente intestate” conclude Dona.


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