Eataly- Vino Libero: la multa dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette
50.000 euro di multa ad Eataly per aver pubblicizzato e venduto bottiglie di vino di diversi marchi sotto la dicitura “vino libero”. Lo ha deciso l’Antitrust, dopo aver verificato che il gruppo Oscar Farinetti, da aprile 2014 (periodo della prima segnalazione del Codacos) fino a gennaio 2016, commerciava vini che, pur recando il bollino “senza solfiti”, in realtà contenevano diversi composti chimici, sebbene al di sotto dei limiti di legge. La pratica commerciale è stata giudicata scorretta dall’Autorità in quanto la dicitura “vino libero” lascerebbe intendere ai consumatori che i vini che si fregiano di tale etichettatura sono prodotti in cui la dose massima di solfiti è inferiore ad almeno il 40% rispetto al limite previsto per legge. L’Antitrust ha inoltre esortato Eataly a “modificare la cartellonistica dedicata alla vendita di vini presente nei vari punti vendita, sia gli adesivi presenti sulle bottiglie”, integrandoli con la dicitura “libero da concimi di sintesi, libero da erbicidi, libero da almeno il 40% dei solfiti rispetto al limite previsto dalla legge” in modo da non trarre in inganno il consumatore.
Eatitaly si è difesa dall’accusa affermando che non corrisponde al vero che i vini sono stati pubblicizzati come “senza solfiti” e precisa che “fin dall’inizio del progetto presso tutti i punti vendita Eataly le bottiglie “Vino Libero” sono sempre state vendute con la cartellonistica sopra indicata che spiegava nel dettaglio il progetto e consentiva al consumatore di capire chiaramente quali fossero i requisiti del prodotto. Inoltre su tutte le bottiglie è sempre stata presente, come previsto dalla legge, l’indicazione “contiene solfiti”. Con queste “precauzioni”, Eataly riteneva quindi che non potessero lasciare alcun margine di dubbio al consumatore. Pur non condividendo la contestazione da parte dell’Antitrust, Eatitaly ha da subito collaborato chiedendo a Vino Libero di apportare le modifiche richieste.